Quando l'educazione alimentare parte dalle scuole materne

L'esempio dell'Orsini & Damiani: «Da tre anni facciamo conoscere ai bimbi il mondo delle verdure»

Quando l'educazione alimentare parte dalle scuole materne
Agli Stati Generali dell'Ortofrutta Ettore Prandini, presidente di Coldiretti e il professore Andrea Segrè, incalzati da Roberto della Casa di AgroTer, hanno discusso di come l'educazione alimentare rivolta ai bambini e in generale al target dei giovani possa costituire una leva potenzialmente utile per aumentare i consumi di ortofrutta nel lungo termine.

Chi prosegue, convinta, su questa strada è la ditta Orsini & Damiani, operante nel settore del commercio dei prodotti ortofrutticoli freschi dal 1968. Da tre anni, infatti, l'azienda marchigiana si impegna per organizzare il programma di educazione "Verdura… che avventura!" in collaborazione con le insegnanti delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie. Le ultime giornate "speciali" si sono tenute il 5 e il 7 novembre scorsi con la visita in azienda dei bimbi della scuola materna Togliatti e Marchegiani di San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.




“Siamo fortemente convinti che è necessario tornare a dare alla frutta e alla verdura il ruolo primario che meritano, sin dai bambini più piccoli - ha spiegato a Italiafruit Alessandra Damiani - Ciò significa favorire la nascita di una nuova cultura della nutrizione, che porta in tavola il benessere. Significa avere a cuore loro, i bimbi, che sono il nostro futuro”.

"Nel caso dei bambini più piccoli (5 anni), viene opportunamente creato un percorso semplice, sicuro e divertente, alla scoperta degli ortaggi, per destare tra i bambini la curiosità per il mondo della verdura, delle sue varietà, dei suoi colori, dei suoi sapori e della sua bontà. Tale esperienza, che ha in sé anche un aspetto sensoriale, tattile e visivo, è diretta anche ad incentivare il consumo frequente della buona verdura da parte dei bambini, inducendoli a riconoscere negli ortaggi gli amici più buoni e colorati della sana alimentazione - prosegue Damiani - I bambini, inoltre, possono assistere in piena sicurezza alle operazioni di lavorazione e di confezionamento degli ortaggi, hanno modo di scoprire un ambiente nuovo, quale quello lavorativo, in cui lo stare insieme collaborando l’uno con l’altro crea una opportunità di socializzazione che richiama, con le debite proporzioni, quella che vivono a scuola".

"Il tracciato della visita presso la nostra azienda, si svolge con un momento iniziale di accoglienza, un approccio diretto con le verdure di stagione, tramite una chiara, semplice e divertente presentazione delle stesse, con una visita (dall’esterno) di un 'grande frigorifero' in cui si riuniscono 'le verdure che vogliono rimanere sempre fresche', con il racconto della 'meravigliosa giornata di una verdura che deve viaggiare fino a…', visitando il reparto di confezionamento e infine con la 'Storia di un ortaggio…dal seme alla pianta', a cura dell’agronomo aziendale".



Le visite si concludono con una piccola merenda a base di pane, olio e snack di carote durante le quali vengono lette le favole “Storia di una zucca speciale” e “Stella zucchina”, due storie originali scritte da Alessandra e dalla sorella Laura Damiani. 

Al rientro a scuola, poi, i bambini vengono invitati dalle loro maestre a raccontare attraverso un disegno le emozioni vissute nel corso della giornata. "E’ sempre emozionante ripercorrere attraverso i disegni dei bambini le fasi del nostro lavoro, guardarlo attraverso i loro occhi e apprezzare la magia che l'ortofrutta può creare - conclude Alessandra Damiani - I disegni raccontano spesso molto più di tantissime parole. La soddisfazione più grande? Sentire dalle maestre che molti bimbi hanno convinto i loro genitori a comprare i cavolfiori colorati o gli spaghetti di verdure, che avevano scoperto con stupore proprio qui in azienda. Generare interesse nei più piccoli e coinvolgerli ad avere voglia di mangiare e provare sempre più verdure è sicuramente la strada da seguire per il futuro dell'ortofrutta italiana".



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