Walmart fa boom di vendite con il grocery online

Walmart fa boom di vendite con il grocery online
Walmart, il più grande retailer al mondo, ha chiuso il terzo trimestre 2019 con una crescita del 41% delle vendite online, il migliore risultato dell’anno sul fronte e-commerce, grazie alle ottime performance registrate dal business del grocery. Risultato che arriva a poco più di un mese di distanza dallo shopping natalizio e tutto lascia presagire, secondo gli analisti, che gli sforzi del gruppo di Bentonville per espandere i suoi servizi online di grocery aumenteranno ulteriormente la forbice tra il colosso americano e i suoi tradizionali concorrenti. Nonostante Amazon, leader incontrastato del commercio online.

Walmart è stato il primo grande gruppo americano del retail ad aver reso noto i risultati del terzo trimestre. L’azienda ha puntualizzato che le vendite registrate nei negozi aperti da almeno un anno sono aumentate del 3,2%. E che ad oggi può vantare più di 3.000 punti di ritiro e oltre 1.400 punti di consegna di generi alimentari su tutto il territorio americano. 
Forte del suo network, il gruppo ha lanciato in autunno un nuovo servizio chiamato “Delivery Unlimited”, che costa 98 dollari all’anno e 12,95 dollari mensili per la consegna illimitata di generi alimentari. Ha poi messo in campo un innovativo servizio di consegna in tre città, offrendo ai clienti la possibilità di lasciare che un suo addetto alle consegne metta gli acquisti direttamente nel frigorifero quando i clienti non sono a casa.

Gli analisti si aspettano ora che la competizione dei servizi online a domicilio si intensifichino durante le festività natalizie. Competizione che vedrà giocoforza di fronte i due “nemici”, Walmart e Amazon, che stanno già affilando le armi per vincere la sfida a colpi di consegne sempre più veloci. Sulla falsariga di Walmart, il colosso di Seattle offre un servizio in alcune città, consegnando pacchi all’interno di abitazioni e garage. Con la differenza però che questo tipo di offerta non fornisce generi alimentari. Entrambi poi alzeranno la posta con l’ingresso sul mercato di una nuova offerta: i servizi di consegna del “giorno successivo”. Walmart ha infatti implementato questo tipo di opzione per i suoi articoli più popolari. Per contro, Amazon ha risposto che oltre 10 milioni di referenze sono ora pronte per la consegna del giorno successivo, ma solo per i suoi membri “Prime” che pagano 119 dollari all’anno.

Sempre per la fascia “Prime” Amazon ha promosso a fine ottobre anche la sua tariffa mensile di 15 dollari per il servizio “Amazon Fresh” che consegna a domicilio carne cruda, verdure e altri generi alimentari. A questo punto, osservano gli analisti, Walmart potrebbe riconsiderare il suo nuovo servizio “illimitato” di consegna di generi alimentari per tentare di competere al meglio con Amazon, considerato che le sue vendite online negli Stati Uniti hanno raggiunto 15,7 miliardi di dollari nell'ultimo anno fiscale contro i 122,98 miliardi di Amazon. 

“Per cercare di ridurre il gap, Walmart deve migliorare la propria posizione nel settore non alimentare, purtroppo però al momento i progressi sono più lenti di quelli che l’azienda vorrebbe. Infatti, Walmart ha riconosciuto che deve perfezionare le sue offerte di referenze online, con margini di profitto più elevati rispetto a quanto registrato nel grocery”, dichiara Neil Saunders, analista di GlobalData Retail.

Fonte: Repubblica.it