Pugliese: «Le arance devono imparare dalle sardine»

L'ad di Conad e il fare aggregazione. L'esempio della Valle dell’Anapo

Pugliese: «Le arance devono imparare dalle sardine»
"Saper fare aggregazione è il grande valore aggiunto di una filiera. Che si parli di arance o di Conad, solo unendosi si impara a guardare avanti". Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, suggerisce agli agrumicoltori italiani di imparare dalle sardine. "Bisogna capire in fretta cosa succede se un pezzo importante della tua identità culturale oggi non è più solo tuo - scrive il manager in una riflessione su Linkedin - Perché le arance adesso sono anche Egitto, Sudafrica, Spagna e addirittura Cina".

"Io sono Pugliese di nome e di fatto, vengo da una città di mare e credo che il Made in Italy, che le nostre filiere debbano imparare dalle sardine. In mare aperto, le sardine per difendersi dai predatori si uniscono come se fossero una grande balena. Che poi è anche la filosofia di Conad: non solo un posto di lavoro, ma una dimensione di microimpresa molecolare, di bottegai presenti in tutto il Paese che fanno aggregazione per aiutare un territorio che fa tanto ma che resta sempre un passo indietro. E' assurdo pensare che ci possa essere sviluppo agricolo in una realtà in cui le arance vengono vendute al terzo produttore mondiale delle stesse, la Cina, che è come vendere frigoriferi agli eschimesi. O che le perle della Sicilia arrivino al Nord in camioncini che partono dalla Sicilia e popolano i sottoponti. Il valore aggiunto? Nessuno".



Il tema logistico è di estrema attualità e Pugliese ricorda il viaggio che ha dovuto fare per arrivare ad Agrigento - recente tappa de Il Grande Viaggio Conad dedicata agli agrumi - partendo da Parma. "Abbiamo bisogno di armi più affilate, o resteremo al palo", ribadisce il numero uno della catena distributiva. Fare sistema, quindi.

"Dopo pochi anni del mio arrivo in Conad, andammo nella Valle dell’Anapo nelle campagne dell’entroterra di Siracusa e ci innamorammo di quel territorio decidendo di investirci perché lì le arance ovali tardive avevano seri problemi di commercializzazione - prosegue l'amministratore delegato dell'insegna - Da allora, compriamo le arance prima ancora che maturino con un accordo di filiera che fa guadagnare tutti perché Conad assorbe il 90% della produzione e questo crea un valore determinante per quella Comunità dove sono addirittura ritornati anche i giovani per coltivarle. Ma bisogna che ci uniamo davvero, che la facciamo davvero tutti la scelta delle sardine. Altrimenti arriviamo non alle arance spremute per una buona colazione ma alla frutta, quella di fine pasto".

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