Sugar tax, opportunità per la spremuta d’arancia fresca

Orange Time: «Stanno aumentando le richieste per i nostri distributori automatici»

Sugar tax, opportunità per la spremuta d’arancia fresca
La sugar tax è ormai realtà. E adottare uno stile di vita salutare con basso consumo di zuccheri non è più solo una moda, ma una vera e propria necessità.
Una situazione che potrebbe giocare a favore di chi offre soluzioni salutari, come le spremute di arancia fresca. A tal proposito abbiamo interpellato un’impresa che lavora nel campo dei distributori automatici che erogano spremute fresche. E l’Orange Time di Roma vede un futuro positivo per questo business. 

“Negli ultimi tempi, sono aumentate le richieste di distributori per la nostra azienda – afferma il proprietario di Orange Time Stefano Maestri – segno che, finalmente, qualcuno si sta accorgendo di quanto sia importante puntare su ingredienti freschi e salutari, come può essere una spremuta fresca di arancia. 
Offriamo in comodato d’uso distributori automatici per la spremuta di arancia fresca sia per l’utente finale del vending che per il settore horeca, con distribuzione nei bar, nelle mense e negli alberghi. Ad oggi abbiamo distribuito 95 macchine sul territorio romano, tra centri sportivi, strutture statali, porti e uffici. Le macchine registrano una media di 400 battute al mese, per un prezzo finale di 1,50/1,60 euro a spremuta”. 



“Certo, siamo solo all’inizio - continua l'imprenditore - e dobbiamo arrivare ad almeno 500 spremute al mese per giustificare i costi ma contiamo di espanderci velocemente, magari su Milano”.

Il pacchetto offerto da Orange Time è completo e comprende il caricamento e lo scaricamento della macchina, la sua sanificazione, l’acquisto della merce e lo smaltimento dei rifiuti organici prodotti.

Per le materie prime si punta sulla qualità. “Acquistiamo solo arance provenienti dalle cooperative siciliane – spiega Maestri – solo quando non è disponibile il prodotto italiano, allora acquistiamo dalla Spagna, dall’Argentina o dall’Africa”.

“Stiamo investendo molto nella nostra attività perché crediamo che il settore possa avere un buonissimo margine di miglioramento – conclude l'inventore di Orange Time - attualmente stiamo facendo promozione con campagne di affissioni tradizionali ma in futuro utilizzeremo sicuramente anche i social. Il nostro messaggio deve arrivare prima di tutto ai lavoratori: devono essere loro a richiedere al datore prodotti salutari sul luogo di lavoro. Perché l’importante, nel nostro settore, è colmare il vuoto di comunicazione tra coloro che già credono in prodotti e stili di vita più sani e coloro che ancora si devono abituare all’idea”.

Copyright 2019 Italiafruit News