Napoli, nuovo presunto ritrovamento di mosca orientale

Il sistema Europhyt ha segnalato la presenza di due femmine a Palma Campania

Napoli, nuovo presunto ritrovamento di mosca orientale
Non c'è due senza tre. Il 10 ottobre scorso, il sistema comunitario di notifica fitosanitaria (Europhyt) ha segnalato il presunto ritrovamento di due femmine di mosche orientali della frutta (Bactrocera dorsalis) in provincia di Napoli, all'interno di una trappola attrattiva Mc Phail attivata con un'esca proteica (Torula) e posizionata in area urbana. 

La nuova notifica segue la recente segnalazione di un esemplare maschio avvenuta a San Gennaro Vesuviano e l'intercettazione - risalente a maggio - su frutti di mango introdotti da passeggeri all'Aeroporto di Napoli.

"L'analisi molecolare degli insetti è in corso” si legge nel documento ufficiale preparato dall’Europhyt, dove viene spiegato che le misure previste dal Piano d'azione della Campania sono state rispettate, compreso il divieto precauzionale di movimentazione della frutta su un’area di 400 metri attorno alla trappola. 

Nei giorni successivi alla pubblicazione dell’atto di notifica, l’Unità di crisi regionale per la Bactrocera dorsalis si è riunita concordando le nuove azioni in corso di adozione, che prevedono: l'incremento delle ispezioni nei campi coltivati, nei magazzini e nei negozi dove si vende la frutta esotica, data l'alta presenza di cittadini asiatici nella zona del ritrovamento; il rafforzamento delle attività di indagine con l'introduzione di nuove trappole attrattive; l'applicazione di esche in campo (Bait application techniques) e lo sviluppo di attività di sensibilizzazione.

Se la presenza del patogeno verrà confermata dall'analisi molecolare, la Campania dovrà iniziare a preoccuparsi. E non poco. Bactrocera dorsalis, infatti, è stata appena inserita nella lista dei 20 parassiti da quarantena prioritari per l'Unione europea. Un elenco che contiene, fra gli altri organismi nocivi, la Xylella fastidiosa, il coleottero Aromia Bungii e il  batterio Candidatus Liberibacter, agente causale della macchia nera degli agrumi. Esclusa invece la cimice asiatica, ormai molto diffusa e quindi non più eradicabile.

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