Residuo zero, Gallo chiude il cerchio

Dopo le albicocche ecco le melagrane. Il punto in attesa delle clementine

Residuo zero, Gallo chiude il cerchio
L'Op Agricor si prepara a chiudere il cerchio: i prodotti di punta a marchio Gallo - albicocche, melagrane e clementine - saranno tutti certificati residuo zero. Dopo il positivo debutto estivo con le albicocche residuo zero, ora tocca ai frutti autunnali dell'organizzazione di produttori calabrese, a partire dalle melagrane.



"La prossima settimana, con la raccolta della varietà Wonderful, partiremo con la commercializzazione dei frutti a residuo zero - spiega a Italiafruit News il presidente Natalino Gallo - Una certificazione a cui abbiamo lavorato a lungo e che per noi rappresenta un importante traguardo nella nostra strategia di essere azienda green, attenta alla sostenibilità, ambientale e non solo. Infatti abbiamo recentemente ottenuto la Grasp, la certificazione per la responsabilità etica e sociale, che testimonia la nostra attenzione verso i nostri collaboratori: ai nostri clienti e ai consumatori offriamo così un prodotto che rispetta l'ambiente, la salute, ma anche la qualità del lavoro".



I prodotti dell'Op Agricor sono commercializzati su tre segmenti: la Filiera controllata (residui inferiori al 30% rispetto a quanto indicato dalla normativa), il biologico e il residuo zero. "Non facciamo più prodotto convenzionale - prosegue Gallo - e poi il 70% delle nostre aziende non utilizza più diserbanti, inoltre in questa stagione abbiamo implementato l'impiego di insetti utili nei nostri frutteti. Queste scelte ci portano a scontrarci con costi di produzione più elevati, difficoltà in campo, ma vogliamo portare avanti un messaggio chiaro e preciso: l'agricoltura del futuro deve essere questa, un'agricoltura capace di produrre qualità rispettando ambiente e persone. A giorni dovrebbe arrivare la certificazione residuo zero anche per tutte le nostre varietà di clementine".



Dopo aver esordito un paio di settimane fa con le varietà di melagrane più precoci, come la Acco, l'Op Agricor si appresta a raccogliere la varietà Wonderful, con cui sviluppa i volumi maggiori. "Manca prodotto e per melagrane e clementine registriamo almeno 15 giorni di ritardo. Con l'agrume siamo partiti con quantitativi molto limitati, abbiamo una produttività del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo enorme ritardo crea difficoltà nel fare programmi commerciali, lo scirocco caldo di questi giorni non ha aiutato: a livello di dolcezza i frutti esprimono alti gradi Brix, ma mancano di colore, perché la pianta, essendo meno carica e con questo andamento climatico, tende a mantenere la colorazione verde".



Sul fronte del packaging, per le melagrane Gallo ha scelto di enfatizzare la territorialità, evidenziando che i frutti sono italiani e coltivati in Calabria. Più in generale l'azienda sta continuando nel processo di sostituzione degli imballi in plastica in favore del cartoncino. Soluzioni che saranno adottate anche per l'imminente campagna del bergamotto, un'altra eccellenza calabrese.

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