La margherita svetta nei «nuovi» Conad

Cambio d'indirizzo rispetto alla gestione Auchan, il fulcro è il reparto ortofrutta

La margherita svetta nei «nuovi» Conad
Il “marchio di fabbrica”, ovvero la margherita Conad, in grande evidenza sotto i prodotti: il passaggio di consegne con Auchan non passa inosservato, nei reparti ortofrutta dei punti vendita Simply di Pontevico e Bovezzo (Brescia), Latina e Roma che hanno riaperto mercoledì dopo il cambio d’insegna. La nuova offerta punta proprio sui prodotti freschissimi, in particolare della filiera dell’ortofrutta e sui prodotti a marchio Conad al 90% di provenienza italiana.



All’interno dei negozi sono presenti tutti i reparti, ognuno caratterizzato da un’ambientazione specifica. Grande attenzione, in particolare nei Pdv bresciani, è stata rivolta all’offerta dei freschissimi e alla valorizzazione dei prodotti del territorio locale, con un significativo cambio di indirizzo rispetto alla precedente gestione, annota Conad. Restyling e sostituzioni hanno interessato le strutture obsolete e non in sintonia con la politica commerciale dell'azienda.

Un cambio deciso nell’offerta di prodotti, insomma, con ampi spazi per i reparti del fresco e freschissimo, per il biologico e salutistico (gluten free e senza lattosio) e per eccellenze delle produzioni locali, anche a km 0. Un’ampia gamma dei prodotti regionali italiani a marchio Sapori&Dintorni oltre a quelli Conad e Conad Percorso Qualità, affiancati delle linee bio e funzionali Verso Natura Conad, Alimentum e PiacerSi. Nei primi giorni di apertura, isole promozionali puntano a rendere ancor più attrattivi i “nuovi” punti vendita.



Si inasprisce, intanto, la vertenza sindacale: i rappresentanti dei lavoratori dichiarano che “solo un terzo della rete vendita avrebbe un futuro con poche garanzie occupazionali” e hanno chiesto un incontro urgente al Mise. Ieri a Roma sono stati organizzati dei flash-mob in prossimità di alcuni Pdv Conad. “Siamo pronti allo sciopero nazionale di tutti i punti vendita Auchan e Sma, a Milano e Roma ci sono stati già presìdi”, ha annunciato Filcams. I rappresentanti delle maggiori sigle sindacali hanno minacciato di bloccare l’accordo e di far slittare la firma, prevista entro il febbraio 2020. 

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