Viaggio dentro le fungaie, raccolta per 365 giorni l'anno

La fotogallery della visita a due strutture del Consorzio Funghi di Treviso

Viaggio dentro le fungaie, raccolta per 365 giorni l'anno
Il Consorzio Funghi di Treviso riesce in una impresa non facilmente imitabile in ortofrutta: la raccolta per 365 giorni l'anno. Una impresa da vera e propria industria. Non semplice, anzi: difficilissima. Perchè le fungaie devono essere seguite giornalmente in maniera minuziosa, variando le temperature (della stanza e del substrato organico), l'umidità e l'apporto di acqua in base al momento. Ogni varietà, poi, ha esigenze e tempi di crescita differenti. Lo abbiamo visto con i nostri occhi venerdì scorso a Istrana, durante la visita a due fungaie che ha organizzato il Consorzio nell'ambito delle celebrazioni per il suo ventennale (clicca qui per leggere il nostro articolo).



"La varietà champignon ha un ciclo produttivo di circa sei settimane. Nei primi 16-20 giorni dobbiamo creare le condizioni di temperatura e umidità per la fruttificazione del micelio, mentre il periodo successivo giorni serve per la raccolta, che avviene in due o tre volate", ha spiegato un rappresentante del Consorzio. "In questa fungaia disponiamo di 24 stanze - ha proseguito - Cerchiamo quindi di caricare ogni settimana quattro stanze con il composto a base di paglia, per avere una raccolta di champignon continuativa nell'arco di tutto l'anno".



Un processo ad hoc viene seguito anche per la produzione del pioppino e della cornucopia, conosciuta anche come fungo gialletto. "Acquistiamo tutto il substrato da incubare per entrambe le varietà" ha spiegato un socio del Consorzio, responsabile dell'Azienda agricola Chiara che produce pioppino e cornucopia in più di 30 stanze. 



"Per il pioppino facciamo tre raccolte con una resa media stimata intorno al 10%. Un sacco da 20 chili può produrre due chili di funghi. In estate passano circa 20 giorni da quando carichiamo la stanza al momento della prima raccolta: i tempi si allungano di due o tre giorni nei mesi invernali. L’umidità va tenuta all’80-82% nelle due fasi di incubazione ed abbassamento. Una volta che il pioppino cresce la portiamo al 90-92%". 



Nelle serre dedicate al gialletto, invece, l’umidità deve essere mantenuta a un livello superiore al fine di evitare l’arricciamento della foglia. “La cornucopia oggi non viene venduta singolarmente, ma è inserita nelle vaschette di funghi trifolati per dare un tocco di colore al mix”, ha concluso il socio.



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