Mele, segnali positivi dalla Valtellina

Partiti in ritardo gli stacchi delle Gala. Melavì: i frutti sono tanti e di qualità

Mele, segnali positivi dalla Valtellina
Ci sono buone prospettive per la campagna melicola della Valtellina, area alpina che rappresenta, in termini di quantità, circa i tre quarti della produzione lombarda di mele. Melavì, importante cooperativa di Ponte in Valtellina (Sondrio) che conta più di 300 soci conferitori, ha appena avviato gli stacchi di Gala, registrando un leggero ritardo a causa della primavera fredda che ha prolungato la fioritura. Lo conferma il presidente Bruno Delle Coste: "Dopo accurate valutazioni sui parametri di durezza e amido - spiega al quotidiano La Provincia di Sondrio - abbiamo convenuto di iniziare la raccolta il 21 agosto nella zona che va da Ponte in Valtellina fino a Tirano, mentre si rimanda di qualche giorno l'attività a Sernio, Tovo, Lovero e Mazzo".

Come conseguenza del freddo primaverile, la fioritura in tutta la Valle è stata "non omogenea" e "prolungata", tiene a precisare Delle Coste. Che aggiunge: "I frutti sono più grossi e, di conseguenza, anche la maturazione è stata più lenta".



La Lombardia, secondo le ultime previsioni produttive, farà segnare un incremento della raccolta melicola prossimo al +16%, per un totale di 30mila tonnellate. E anche la qualità è elevata: "La produzione di Melavì non sarà in calo - prosegue il presidente - Le mele sono belle, buone e tante. Per noi una produzione normale si aggira fra 18mila e 20mila tonnellate".

Si spera nell'assenza di grandinate ma, oltre al tempo, fa paura anche l'arrivo della cimice asiatica che, per fortuna, finora ha provocato danni contenuti ai soci di Melavì. "Sul nostro territorio ci sono stati avvistamenti - sottolinea Delle Coste al quotidiano locale - Abbiamo promosso incontri con i conferitori nelle varie zone per informare e preparare i coltivatori a questo problema che, purtroppo, ha provocato grossi problemi in zone di pianura".

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