«Ecco come salvare le ciliegie dal maltempo»

Arrigoni: «Coperture per proteggere la pianta e ricreare il microclima ideale per lo sviluppo»

«Ecco come salvare le ciliegie dal maltempo»
Il cambiamento climatico è uno dei fattori da tenere in maggiore considerazione per sviluppare le nuove varietà di ciliegio. E' emerso chiaramente durante i lavori dell'International Cherry Symposium di Vignola (Modena): breeder e genetisti sono al lavoro per dare risposte ai produttori. Risposte che, nell'immediato ma anche nel futuro, possono arrivare pure dal mondo degli schermi protettivi.

Le piogge e il maltempo di maggio hanno compromesso le ciliegie precoci, ma ci sono coperture - come Protecta® di Arrigoni, azienda di riferimento a livello internazionale nel settore tessile tecnico per l’agricoltura - che difende i ceraseti riducendo la percentuale di passaggio dell’acqua; mantenendo un sufficiente passaggio d’aria e un buon microclima; garantendo elevata resistenza meccanica, lunga durata nel tempo (in Italia oltre 6 anni) e protezione da grandine, vento, gelo e sole.

Paolo Arrigoni

"Il ciliegio è una delle coltivazioni frutticole più complesse e delicate. In quanto tale, se sottoposto a piogge eccessive o grandine, può subire importanti effetti negativi, perfino la perdita totale del raccolto - spiega a Italiafruit Paolo Arrigoni, Ceo del Gruppo - A causa del cambiamento climatico in atto, questi eventi atmosferici, e nello specifico le piogge, sono sempre più comuni nella stagione di maturazione dei frutti, ovvero nella seconda decade di maggio, basti pensare al maltempo di queste settimane. La grandine, poi, è tra gli eventi più temuti dai frutticoltori per i suoi effetti spesso devastanti. Purtroppo, però, questi fenomeni meteorologici minano non solo il raccolto ma anche la capacità produttiva della pianta per alcuni anni successivi. Ecco perché in Arrigoni ci siamo posti l'obiettivo di fare innovazione in questo settore, offrendo sistemi protettivi in grado non solo di proteggere la pianta ma di ricreare il microclima ideale per il suo sviluppo".

Protecta® è realizzata in monofilo Arlene HT® ad alta tenacità e contiene additivi speciali per aumentarne la durata e favorire lo scivolamento della pioggia all’esterno. Il tessuto a rete che ne risulta è fittissimo (39 fili per centimetro quadrato), il che permette di frammentare la goccia e di ridurre il passaggio dell’acqua del 90% circa. Una soluzione tecnologica che permette di proteggere il ceraseto e, come precisato da Arrigoni, ricreare il microclima.



"L’ambiente e il microclima favorevole rendono la pianta più sana e forte - prosegue il Ceo del Gruppo Arrigoni - E, quindi, meno bisognosa di trattamenti chimici. Non dovendosi difendere dalle avversità climatiche può investire le sue energie nella fruttificazione. In definitiva, assenza o basso tenore di fitofarmaci significa un cibo più sano e sicuro, oltre a una migliore salute per l’uomo e per il pianeta. I ricercatori, gli agronomi, gli ingegneri, le donne e gli uomini di Arrigoni sono in prima linea nella sfida per salvaguardare e mantenere il benessere della pianta. Per fare ciò proponiamo soluzioni a lungo termine e che garantiscono durata e resistenza elevate, nel rispetto della sostenibilità ecologica".

Coperture come queste, poi, sono oggetto di finanziamento se il produttore è parte di una Op (in questo caso rientra nell'Ocm Ortofrutta), ma l'investimento può essere finanziato anche tramite il Psr.



Per unire i vantaggi di una sicura protezione anti – pioggia a quelli di escludere le specie di insetti più invasive dai frutteti, Arrigoni ha inoltre sviluppato Protecta® System. In questo caso il tessuto antipioggia è integrato dalla protezione laterale fornita dagli schermi Biorete®, efficaci nell’impedire che gli insetti nocivi raggiungano i raccolti e causino danni nella frutticoltura. Il sistema di protezione antinsetto riduce di conseguenza la necessità dei pesticidi, con soluzioni che arrivano a contrastare gli attacchi di Drosophila Suzukii e altri insetti dannosi.

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