«L'agricoltore di domani sarà come il chirurgo moderno»

Perchè investire nei sensori di precisione. Vantaggi e limiti presentati al Macfrut

«L'agricoltore di domani sarà come il chirurgo moderno»
L'agricoltore di domani sarà come il chirurgo moderno. Dovrà intervenire solo quando strettamente necessario, facendo interventi agronomici mirati al momento giusto e nei punti giusti degli appezzamenti grazie al progressivo impiego dei sensori di precisione. Di questo tema si è parlato all'incontro "Coop: coltiviamo il futuro", tenutosi a Macfrut, che ha visto la partecipazione di Angelo Frascarelli, professore associato di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell'Università di Perugia; Luigi Sartori, professore ordinario del Dipartimento di territorio e sistemi agro-forestali dell'Università di Padova; e di Tito Caffi, professore di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili dell'Università cattolica Sacro Cuore di Piacenza.

"Con i nuovi sistemi informatici, digitali e satellitari è già possibile massimizzare le produzioni, ridurre i costi degli interventi chimici e minimizzare gli impatti ambientali - ha sottolineato Angelo Frascarelli - Concimando al momento giusto e nel punto giusto, un agricoltore può infatti ridurre l'utilizzo del concime e incrementare sia il volume sia la qualità della raccolta. Il principale limite per l’agricoltore è che la tecnologia va imparata. C'è quindi bisogno di un po' di tempo e di formazione continua, per tenersi sempre aggiornati". 

Nei prossimi anni, come ha osservato Frascarelli, "le tecnologie dell'agricoltura di precisione saranno sostenute finanziariamente dall'Unione europea, soprattutto per una ragione: producono vantaggi all'ambiente e quindi ai beni pubblici".


Da sinistra: Angelo FrascarelliLuigi Sartori e Tito Caffi


"I sensori non invasivi, utilizzabili su trattori, drone o satellite, possono essere utili anche per capire in tempo reale come la pianta si sta comportando e, quindi, per sapere se essa sta subendo stress idrici, attacchi da parassiti e così via", ha aggiunto Luigi Sartori

"I produttori italiani già oggi possono fare affidamento su modelli previsionali che estraggono informazioni da dati ambientali e climatici - ha evidenziato, da parte sua, Tito Caffi - Con questi software è possibile comprendere se e come una malattia si sta sviluppando all'interno di un appezzamento, oppure se c'è il rischio di sviluppo di una patologia in una particolare zona del campo". 

Un altro importante beneficio della sensoristica di precisione è la tracciabilità digitale di tutte le operazioni di campo. Come hanno spiegato i tre relatori, i dati rappresentano lo strumento fondamentale della smart agricolture, nonché l'arma vincente per il produttore. Perchè "oltre a migliorare la gestione dell'azienda, possono essere esportati e comunicati al consumatore finale".

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