Celle ipogee più grandi e visitabili

Si progetta il quarto lotto, presto i lavori per aprire ai turisti. Melinda ha investito 25 milioni

Celle ipogee più grandi e visitabili
Melinda prepara il quarto lotto delle celle ipogee e si appresta ad aprirle ai turisti, per quella che sarà la prima “attrazione ortofrutticola” del Paese. Gli ultimi adeguamenti necessari per far accedere il grande pubblico stanno per essere completati e tra la fine di quest’anno e - più probabilmente - il 2020 l’avveniristica realizzazione sotterranea, recentemente presentata a Bruxelles quale esempio di eccellenza e sostenibilità, diventerà visitabile.



Le grotte scavate nella Miniera di Rio Maggiore (80 ettari per ognuno dei tre piani occupati, 2,5 ettari complessivamente dedicati alle mele del Consorzio) costituiscono oggi il primo e unico impianto al mondo per la frigo-conservazione della frutta in ambiente ipogeo, in condizioni di atmosfera controllata, e permettono, attraverso il risparmio di energia elettrica (1,9 Gw/ora, l’equivalente dell’energia utilizzata da duemila persone in anno), la riduzione del consumo idrico e il dimezzamento delle emissioni di Co2, evitando inoltre di dover costruire  magazzini in superficie.



Il sistema di stoccaggio è composto da tre lotti per un totale di 34 celle a 300 metri di profondità che consentono di stivare 30mila tonnellate di mele che diventeranno 40mila con il quarto lotto.

Ogni cella è lunga 25 metri, alta 11e larga 12, ed è in grado di contenere circa 2.800 bidoni da 300 chili l’uno, cioè quasi 90 vagoni. La temperatura per la conservazione delle mele viene portata a un grado, mentre nel resto dei cunicoli è stabilmente a 10 gradi. L’impermeabilità ai gas è garantita dalla struttura della roccia e da un sottile strato di spritz-beton, mentre la coibentazione termica è assicurata dall’ammasso roccioso. Le mele vengono conservate qui al massimo per un anno.



Un ambiente futuristico per il quale il Consorzio ha fin qui investito circa 25 milioni di euro, visibile in anteprima al Golden Theatre, lo spazio collocato vicino a MondoMelinda: quest’ultima, dal prossimo mese, sarà chiusa per riaprire poi con una struttura più moderna e tecnologica.



Sempre in ottica sostenibilità va letto il recente investimento di circa 800mila euro per la sostituzione dei neon nei 19 stabilimenti di Melinda per un risparmio energetico che si aggirerà intorno agli 1,2 milioni di kwh all’anno (circa 200.000 euro). Un secondo investimento, di circa 600mila euro, ha permesso di introdurre nei 19 impianti frigoriferi delle Cooperative del Consorzio, il sistema di condensazione variabile che, rispetto a quello tradizionale, consentirà la riduzione dei consumi di energia di circa un milione di kwh l’anno.




Per migliorare il rendimento dell’impianto, e quindi ottimizzarne l’efficienza, nella cooperativa Cocea, situata a Segno di Predaia, è inoltre in fase di avvio la sperimentazione del sistema di condensazione ad acqua che replica l’esperienza in ipogeo, nelle celle in cui avviene la frigo-conservazione delle mele in grotte scavate nella roccia Dolomia.

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