Italia e legumi secchi, scoppia l'amore

«Boom dei consumi nel 2018». L'azienda Casillo Pasquale: offriamo qualità in totale trasparenza

Italia e legumi secchi, scoppia l'amore
Scoppia l'amore tra gli italiani e i legumi secchi come fagioli, ceci, lenticchie, fave e quinoa. "Nel 2018 i consumi sono incrementati sensibilmente rispetto agli anni precedenti", secondo quanto riferisce a Italiafruit News Francesco Casillo, chief technical officer dell'azienda Casillo Pasquale di Ottaviano (Napoli) specializzata nella lavorazione e nella vendita di legumi. 

"La crescita dei consumi è legata a due fattori: con la crisi le famiglie, per poter risparmiare, tendono a ridurre gli acquisti di carne o pesce, alimenti più costosi, e a orientarsi verso prodotti vegetali ad elevato contenuto proteico", evidenzia Casillo. In secondo luogo, poi, "la sempre maggiore attenzione nei confronti dell'alimentazione sana, unita all'ampia versatilità di questi prodotti in cucina". 

L'azienda napoletana Casillo Pasquale, nata nel lontano 1948, importa legumi e cereali da tutto il mondo, li lavora con macchine selezionatrici di ultima generazione e li conserva in celle frigo nello stabilimento di Ottaviano, per poi distribuirli alla clientela. Il marchio di riferimento è Melius, mentre il motto aziendale è "Qualità in trasparenza" in quanto tutti i prodotti sono oggetto di accurate analisi sia esterne che interne.



"Acquistiamo i legumi secchi a partire dalla nostra Italia, fino ad arrivare a Paesi come Argentina, Messico, Usa, Canada, Madagascar e tanti altri, controllati e certificati da enti internazionali - racconta Casillo - Nel nostro lavoro il ricorso alle tecnologie di lavorazione e conservazione è fondamentale per poter azzerare gli scarti e offrire la maggiore qualità (interna ed esterna) possibile a clienti e consumatori". 

Tutti i prodotti possono essere richiesti sia in sacchi d'origine da 25 kg, ma soprattutto in buste da 5 kg, 1 kg e 500 grammi. "Il picco delle vendite - conclude il manager - si registra sempre da settembre a dicembre. L'Italia vale il 90% del fatturato aziendale, pari a circa 15 milioni di euro nel 2018. All'estero vendiamo sia in Europa che nel Nord Africa. I principali clienti sono Gdo e grossisti, che rappresentano insieme circa l'80-85% del nostro mercato". 


L'esterno dello stabilimento di Ottaviano (Napoli)

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