Frutta dell'Emisfero Sud, una donna alla guida di Shaffe

Konanani Liphadzi eletta presidente: priorità a sicurezza e salute delle piante

Frutta dell'Emisfero Sud, una donna alla guida di Shaffe
E' Konanani Liphadzi, Ceo dell'organizzazione Fruit South Africa, la nuova presidente nazionale di Shaffe, l'Associazione dei produttori e degli esportatori di frutta fresca dell'Emisfero Sud. L'elezione è avvenuta nel corso dell'assemblea annuale di Shaffe, tenutasi a Fruit Logistica.

Liphadzi sostituisce il presidente uscente Alan Pollard, Ceo di New Zealand Apples and Pears, che è stato elogiato per il lavoro di sensibilizzazione sui temi della biosicurezza nelle operazioni commerciali.

"Shaffe è una grande rete di scambio tra i principali attori dell'Emisfero Sud - ha detto Liphadz - che consente un apprendimento reciproco e continuo tra i partecipanti. Continueremo a lavorare per migliorare le relazioni interne e sviluppare politiche pertinenti nel campo della sicurezza alimentare e della salute delle piante, ma anche per migliorare la visibilità dell'Associazione".

Durante l'incontro annuale di Berlino, i membri dell'Associazione hanno concordato di proseguire con la strategia avviata due anni fa che mira ad approfondire l’analisi dell'attuale contesto commerciale, attraverso la raccolta di dati sulle esportazioni. Shaffe ha inoltre analizzato le principali sfide che deve affrontare la frutticoltura dell'Emisfero Sud: dai cambiamenti climatici alle politiche commerciali protezionistiche perseguite dai Paesi dell'Emisfero Nord, fino alle imminenti modifiche normative legate alla sicurezza alimentare e alla salute delle piante.

I Paesi membri di Shaffe, quali Argentina, Australia, Brasile, Cile, Nuova Zelanda, Perù, Sudafrica e Uruguay, esportano ogni anno nove milioni di tonnellate di prodotti, per un valore di 12,5 miliardi di dollari Usa, equivalente al 20% del mercato mondiale delle esportazioni di frutta. L'associazione è stata fondata all'inizio degli anni '90 allo scopo di favorire i suoi membri a conoscere meglio il mercato mondiale e favorire una crescita sostenibile delle esportazioni.

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