Danni 2018, la Sicilia attiva il fondo di solidarietà

In arrivo altri sei milioni di euro. Coses: la serricoltura è in ginocchio

Danni 2018, la Sicilia attiva il fondo di solidarietà
"Una piccola oasi nel deserto". Così Gianni Polizzi, direttore del Consorzio orticolo del Sud Est Sicilia (Coses) commenta l'attivazione da parte della Sicilia del Fondo di solidarietà regionale per i gravi danni subiti dalle aziende agricole siciliane nel corso nel 2018. Nello Musumeci, presidente della regione Sicilia è infatti riuscito mettere a disposizione sei milioni di euro per il prossimo biennio. Gli indennizzi potranno essere richiesti dagli agricoltori che hanno perso più del 30% della produzione lorda vendibile calcolata sulla base dei tre anni precedenti, oppure della media triennale basata sul quinquennio precedente. 

"Si tratta - ha spiegato Musumeci - di risorse aggiuntive che serviranno ad aiutare i nostri imprenditori agricoli a rialzarsi dopo un anno, quello appena trascorso, che è stato assolutamente devastante per le coltivazioni. Il nostro è un Fondo sussidiario a quello nazionale - ha proseguito - e rappresenta un cofinanziamento, visto che quasi pareggiamo il budget riservato da Roma alla Sicilia e che ammonta, mediamente, a circa tre milioni annui. Risorse che al momento sono oggettivamente esigue e alle quali abbiamo deciso di sopperire, anche a titolo di anticipazioni, per dare immediato sollievo alla nostra economia".


Nello Musumeci, presidente della regione Sicilia

I pagamenti potranno essere effettuati a seguito dei decreti emanati dal Mipaaft che riconoscono le calamità naturali responsabili dei danni. Gli aiuti ricevuti a titolo di indennizzo delle perdite saranno limitati all’80% dei costi ammissibili. Potranno, però, arrivare al 90% nel caso in cui i danni si siano verificati all’interno di zone soggette a vincoli naturali.

Intervistato da Italiafruit News, Gianni Polizzi ha fatto sapere di appoggiare la nuova misura della regione, ma si è dichiarato seriamente preoccupato per il futuro dell'orticoltura in serra nelle zone di Vittoria e di Sante Croce Camerina, in provincia di Ragusa. Il Consorzio che dirige comprende più di 100 aziende della filiera orticola del Sud est dell'isola, che contano un numero di occupati che va oltre i tremila addetti e un fatturato globale superiore a 250 milioni di euro


Gianni Polizzi, direttore Coses

"I nostri soci l'anno scorso - ha evidenziato Polizzi - hanno visto di tutto: inondazioni, grandinate e venti devastanti. Sono in tanti ad avere perso le serre in legno, le tipiche strutture siciliane per la coltivazione di pomodori, zucchine e melanzane che, però, non rientrano tra le tipologie assicurabili in caso di eventi climatici eccezionali".

"Il mio auspicio - conclude - è che sia previsto un ulteriore incremento del Fondo di solidarietà nazionale e che il Governo possa incentivare, attraverso i contratti di filiera, l'ammodernamento delle strutture serricole definendo però un nuovo sistema di perequazione delle risorse, differente rispetto al criterio del click day".

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