Kiwi, l'Australia «ci fumiga»

L'aggiornamento di Paolo Carissimo (Gruppo Rivoira) sulle importazioni di frutti italiani

Kiwi, l'Australia «ci fumiga»
In attesa di capire le nuove regole per esportare kiwi italiano in Australia, Italiafruit News ha chiesto a Paolo Carissimo, ad della RK Growers (braccio commerciale del Gruppo Rivoira) cosa stia succedendo nel Paese oltremare dopo la decisione governativa di intensificare i controlli sul nostro prodotto (vedi notizia di ieri).

“In questi giorni tutto il prodotto che arriva dall’Italia, a prescindere dalla cimice asiatica, viene fumigato – spiega Carissimo – Diciamo che se prima l’Aquis, il Servizio fitosanitario locale, decideva per la fumigazione dopo una ispezione preliminare che verificava la necessità di un simile trattamento, ora gli importatori lo fanno a prescindere”.

Una soluzione che, in passato, è stata utilizzata anche dopo avere riscontrato la presenza nei container di semi di specie esotiche, non presenti in Australia. “Con la fumigazione gli importatori sono tranquilli perché è sufficiente a scongiurare il rifiuto delle partite italiane. Ma, ovviamente, il trattamento di per sé è dannoso perché accelera la maturazione del prodotto, soprattutto del kiwi a polpa gialla, più sensibile”.

Il Gruppo Rivoira esporta in Australia 100-130 container di kiwi l’anno. “Non sono grandi quantitativi, ma si tratta di prodotto selezionato, quindi solo calibri grandi, kiwi giallo Dorì e sempre di elevata qualità. Insomma – conclude Carissimo – frutti premium che ci permettono di essere fornitori di Woolworth e Coles, le due catene più importanti del Paese”.

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