Tesco elimina la data di scadenza dall'ortofrutta

Tesco elimina la data di scadenza dall'ortofrutta
Tesco rimuoverà oltre un centinaio di nuove etichette di scadenza del genere “consumare preferibilmente entro” dall’ortofrutta, dopo che molti clienti hanno dichiarato che la mossa aiuterebbe a ridurre lo spreco di cibo. Una ricerca da poco realizzata rivela che il 69% dei clienti ritiene che la rimozione delle etichette di scadenza sia una buona idea. Il 53% degli acquirenti nello stesso sondaggio afferma che la eliminazione prima delle indicazioni di scadenza faccia la differenza, aiutandoli a mantenere il cibo buono più a lungo. Le etichette con le date “best before” saranno eliminate da 116 prodotti tra cui mele, arance, cavoli e asparagi.

Le nuove referenze andranno ad aggiungersi a quelle che hanno già visto la rimozione delle date di riferimento: circa 70 linee di frutta e verdura all’inizio dell’anno.

Mark Little, responsabile della riduzione dei rifiuti alimentari di Tesco, ha dichiarato: “La rimozione delle date entro cui consumare preferibilmente un alimento è il nostro modo per rendere più facile per i clienti ridurre gli sprechi alimentari a casa, e nel frattempo risparmiare. Non è giusto che il cibo vada sprecato e faremo tutto il possibile per aiutare in questo”.

All’inizio del mese 27 dei maggiori fornitori di Tesco hanno pubblicato per la prima volta i loro dati sugli sprechi alimentari. Nel 2013 Tesco è stata la prima insegna del Regno Unito a pubblicare la quantità di cibo sprecato nelle sue attività nel Regno Unito. Oggi ha raggiunto oltre il 70% del suo obiettivo per cui nessun alimento sicuro per il consumo umano vada sprecato dai suoi negozi e centri di distribuzione britannici. Per contribuire a raggiungere questo obiettivo, i punti vendita lavorano quotidianamente con gruppi di comunità locali per ridistribuire il cibo avanzato, arrivando a donare 30 milioni di pasti a circa settemila associazioni di beneficenza e comunità. Tesco collabora anche con i nostri fornitori per trovare il modo di utilizzare il maggior numero possibile di prodotti coltivati. Ad esempio, estendendo le specifiche per includere frutta e verdura di diverse forme e dimensioni o creando nuovi prodotti con materie prime che altrimenti sarebbero andate perdute (in questo modo gli avocado maturi invenduti sono utilizzati da un fornitore per produrre guacamole). 

Fonte: www.instoremag.it