E frutta e verdura Ue non sorridono

Anche gli scambi dei 28 soffrono il «male dell'import»

E frutta e verdura Ue non sorridono
Secondo l’ultimo rapporto mensile della Dg Agri dell’Unione europea, dal titolo “Monitoring EU Agri-Food Trade: Development until July 2018” il commercio agroalimentare comunitario è rimasto sostanzialmente stabile.
A luglio di quest’anno le esportazioni dell’Ue si sono attestate a 11,5 miliardi di euro e, malgrado le importazioni siano leggermente diminuite (0,6% in meno), si è registrato un notevole incremento dell’import dagli Stati Uniti. Aumento dovuto in gran parte alle crescenti importazioni di soia.
Per quanto riguarda l’export, in generale è aumentato verso Singapore e Giappone, riflettendo le buone performance dei prodotti dell’Ue su questi mercati registrate nel corso dell’ultimo anno.

Passando nello specifico all’ortofrutta, tutte le voci considerate vedono uno sbilanciamento verso le importazioni, sempre superiori all’export. E' così per le verdure (288 miliardi contro 162), la frutta (503 contro 134), gli agrumi (263 contro 12) e frutti esotici, frutta secca e spezie (1.012 miliardi contro 74).



Nell’ultimo anno (agosto 2017-luglio 2018) il valore delle importazioni di verdure fresche, surgelate e disidratate (288 miliardi) nel confronto con i dodici mesi precedenti (agosto 2016-luglio 2017) è diminuito del 5%. Confrontando però il dato di luglio 2017 con quello di luglio 2018, c’è un aumento del 10%.
L’import di frutta fresca e disidratata (esclusi agrumi e frutti esotici) a luglio di quest’anno ha raggiunto 503 miliardi di euro, in aumento del 2,8%. Dal periodo agosto 2016-luglio 2017 ai successivi 12 mesi, invece, l’aumento è del 5,8%.
Le importazioni di agrumi sono diminuite del 4,4, per un valore – a luglio di quest’anno – di 263 miliardi.
Diminuisce l’import di frutti esotici, freschi o disidratati, di frutta secca e di spezie (1.012 miliardi a luglio di quest’anno, pari al 4% in meno), anche se negli ultimi dodici mesi hanno segnato un aumento del 2%. In calo l’import di succhi di frutta.



Passando alle esportazioni, le verdure fresche, surgelate e disidratate sono diminuite del 5,5% rispetto ai dodici mesi precedenti, ma di quasi il 22% nel confronto luglio 2018/luglio 2017, attestandosi su un valore di 162 miliardi.
L’export di frutta fresca o essiccata (esclusi agrumi e frutta esotica) è diminuito del 13% da agosto 2017 a luglio 2018 e, da luglio a luglio, del 12,3% (toccando i 134 miliardi di euro).
Stabili gli agrumi, il cui export a luglio 2018 valeva 12 miliardi e i frutti esotici, freschi o disidratati, frutta secca e spezie che hanno registrato un +4,5% rispetto a luglio 2017.
Trend calante anche per le esportazioni di succhi di frutta.

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