Estate «no» per i punti vendita ad alta stagionalità

Nielsen: fatturato in calo dell'1,8%, si salvano Trentino Alto Adige, Umbria e Puglia

Estate «no» per i punti vendita ad alta stagionalità
Un’estate “fredda” per la grande distribuzione organizzata: Nielsen ha rilevato il trend dei negozi con alta stagionalità estiva e i dati, relativi al periodo da giugno ad agosto di quest'anno, mostrano un calo complessivo a valore dell’1,8% rispetto allo stesso trimestre del 2017. Complice il calo di turisti registrato in varie località del Paese, sono in terreno negativo tutte le aree: il Nord Ovest accusa il calo più pesante, arretrando del 2,8%, con la Valle d’Aosta che contiene le perdite (-0,2%) meglio delle regioni confinanti. 

Flette del 2% il Sud e se non fosse per la performance in controtendenza della Puglia (+1,4%), unica regione di mare del Paese a distinguersi, il bilancio per l’”area 4” Nielsen sarebbe ancora più pesante. Appena sopra la media nazionale il Centro Italia, in discesa dell’1,6%; si erge dalla mediocrità l’Umbria, in progresso dell’+1,4%. I punti vendita ad alta stagionalità che hanno sofferto meno l’estate 2018 sono quelli del Nord Est: l’“area 2” chiude il trimestre con un -1,1% complessivo trainato dal +1,4% del Trentino Alto Adige.

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