Mele, il rebus Polonia

Governo e produttori, stime agli antipodi. Dalpiaz: serve chiarezza, probabile revisione al ribasso

Mele, il rebus Polonia
Polonia mina vagante della melicoltura europea. L’incertezza sui dati del più importante produttore continentale è emersa un mese fa in occasione di Prognosfruit: 4,48 milioni di tonnellate previste da Wapa “contro” 3,6 milioni dell’ufficio statistico del governo polacco. La delegazione italiana guidata dal direttore di Assomela, Alessandro Dalpiaz, ha formalmente chiesto che per il futuro venga corretto il tiro, garantendo uniformità e, quindi, affidabilità.  

“Purtroppo - commenta Dalpiaz - la Polonia offre due fonti di rilevamento dati, la prima rappresentata da operatori del settore, che fanno riferimento a Wapa, la seconda dal Servizio di statistica del Governo, quindi pubblica. Il problema si era già manifestato nel passato, anche se non con una discrepanza così rilevante”. “In occasione della presentazione di una relazione basata su dati del Central statistic office che erano diversi da quelli Wapa, il problema, a Prognosfruit, è stato sollevato pubblicamente”, aggiunge l’esponente di Assomela. “La relatrice si è giustificata parlando delle differenti modalità e fonti di riferimento interne oggi esistenti, assicurando uno sforzo per allineare le due fonti nei prossimi anni”.



“Considerata l'estensione dei meleti polacchi, circa 170mila ettari abbastanza stabili negli ultimi anni, e l'entrata nell'Ue relativamente recente - aggiunge Dalpiaz - è peraltro comprensibile la difficoltà di avere stime, ma anche consuntivi, ragionevolmente affidabili. La stessa produttività per unità di superficie ci dice che nella ipotesi migliore in Polonia vi sono 26,5 tonnellate a ettaro, dato molto lontano da quello italiano, assestato mediamente a circa 40 ton/ha. Questo è un indicatore della qualità del sistema di cui soffrono anche le stime”. 

Ma qual è il dato giusto? “La fonte privata, composta da frutticoltori più vicini al mercato, appare  la più affidabile, considerato tra l'altro che nessuno avrebbe interesse a stimare la produzione superiore alla realtà”, sostiene Dalpiaz. “Detto questo, penso che il mercato sia buon termometro della situazione reale. Ora il mercato non è ancora formato, ma al termine del raccolto, verso fine ottobre, la pressione dei produttori polacchi ci potrà dire di più circa l’effettiva disponibilità di mele”.



Oggi le principali aree melicole della Polonia soffrono a causa della carenza di acqua: "Una siccità che si è prolungata anche ad agosto pur con sporadiche piogge”, puntualizza il direttore di Assomela. “Le aziende più professionali non sono particolarmente toccate da questi problemi ma in generale è assai probabile una revisione al ribasso della produzione polacca”.

In Italia, intanto, conclude Dalpiaz “la raccolta procede in condizioni molto buone: la Gala è al termine, il Gruppo delle Red Delicious è in raccolta avanzata e ci si appresta alla raccolta della Golden. Le prospettive, pur condizionate da un volume di produzione che sarà comunque elevato a prescindere dagli aggiustamenti della Polonia, sono ragionevolmente buone”.

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