Crollo Ponte Morandi, la reazione del Mercato di Genova

Pesa dei container anticipata di tre ore. Sgm: pensiamo a nuove possibili via d'uscita

Crollo Ponte Morandi, la reazione del Mercato di Genova
La società di gestione del Mercato ortofrutticolo di Genova (Sgm) risponde all'emergenza viabilità causata dal crollo del Ponte Morandi (A10) del 14 agosto scorso, anticipando di tre ore l'orario di avvio della pesatura dei container. Da lunedì 20 agosto, infatti, i tir che effettuano la pesa dei container possono usufruire del servizio dalle due di notte anziché alle cinque, proseguendo poi fino alle 20, al fine di supportare il traffico portuale. Al sabato l'orario va invece dalle sei alle 10. L'apertura del Mercato è stata mantenuta alle tre di notte, dopo che la settimana successiva alla tragedia era stata anch'essa anticipata alle due.

“Fin dai giorni successivi al crollo - spiega Stefano Franciolini, presidente di Sgm - ci siamo impegnati per favorire la gestione dell'emergenza, rendendo disponibili i nostri spazi per le Forze dell'ordine impegnate sul territorio e per stoccare merci alimentari destinate agli sfollati".

Ai clienti del Mercato che arrivano dalla Francia e dal Ponente ligure (A10) sono state suggerite, per il momento, due soluzioni: uscire a Genova Aeroporto, proseguire fino a Genova Ovest e poi dirigersi verso Milano uscendo come sempre a Bolzaneto; oppure a Voltri prendere la Gravellona Toce e poi, deviando verso Serravalle, immettersi sulla Milano-Genova. Per chi proviene da Livorno (A12), da Milano (A7) oppure dalla zona di Sampierdarena e dai varchi portuali all’uscita di Genova Ovest, il percorso di arrivo rimane invece identico con l’uscita a Bolzaneto.

"La situazione nel Centro agroalimentare è sotto controllo, in quanto siamo nel periodo più calmo dell'anno per quanto riguarda le movimentazioni di prodotti deperibili - evidenzia ancora il presidente - Un contraccolpo potenzialmente pesante potremmo però subirlo dalla settimana del 10 settembre, quando le attività mercatali riprenderanno in maniera consistente. Ecco perché in questi giorni - conclude - stiamo ragionando per riuscire a trovare altre possibili vie d'uscita rispetto alla viabilità orizzontale, attualmente interrotta, e a quella verticale”.

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