Coop Nord Ovest e la rivoluzione del reparto ortofrutta

Capaldo su trend, IV gamma, bio, brand, avancasse. «Giugno spartiacque»

Coop Nord Ovest e la rivoluzione del reparto ortofrutta
Dopo un avvio d’anno difficile, giugno fa tornare il sorriso al reparto ortofrutta di Coop Consorzio Nord Ovest. “E’ stato il mese che ha segnato, come ci aspettavamo, lo spartiacque di questo 2018 cominciato con una salita ripidissima, il mese che ha determinato una netta inversione di tendenza”, spiega Giuseppe Capaldo, responsabile filiera ortofrutta.

“La spinta deflattiva del primo semestre non ci ha sicuramente aiutato nel raggiungimento delle controcifre, sebbene il confronto con l’anno precedente sia stato di tutto rispetto. Il dato montante ovviamente ha risentito fortemente di questa situazione, soprattutto nei valori. L’analisi dei volumi, invece, merita un approfondimento nella misura in cui questi rappresentano lo specchio di un cambiamento degli stili di consumo che inevitabilmente porta ad una contrazione delle quantità acquistare. Ne è un esempio la frutta secca, alimento salutistico: assistiamo a un graduale passaggio dalla noce quale unico portatore di salute a una serie di mix più completi che esprimono sì valore, ma sicuramente non aiutano i volumi”. 

“Ancora - aggiunge il responsabile di Coop Consorzio Nord Ovest - registriamo una contrazione dei volumi di ananas a fronte però di un incremento dello stesso frutto pronto all’uso. Allo stesso modo, l’inserimento di intere linee di prodotti facilitati come spaghetti di zucchine/carote, fiori di cavolo e broccolo e altri ancora è andato incontro alle esigenze del consumatore, ma non c’è dubbio che abbia avuto come effetto collaterale una flessione dei volumi”.

Giuseppe Capaldo

Le referenze estive, intanto, faticano a decollare: “Il clima instabile non ha sicuramente aiutato la partenza della campagna che sta cominciando solo in questi giorni”, sottolinea Capaldo. “Categorie di peso per la stagione quali angurie, meloni, frutta a nocciolo sono tuttora abbondantemente sotto le performance storiche. Fuori dal coro solo alcune referenze particolari come la pesca Saturnia che peraltro si fregia del marchio Fior Fiore. Fanno da contraltare alcune categorie che si distinguono in termini di vendite: mi riferisco a IV gamma di frutta e di verdura e all’esotico, eccezion fatta per l’ananas, ma anche ad alcuni segmenti di frutta secca, complice il confronto con un giugno 2017 particolarmente caldo e la messa a regime delle avancasse del benessere, i cui risultati sono lusinghieri”.

A proposito di IV gamma, Coop Consorzio Nord Ovest ha avviato una rivisitazione dello scaffale “in una logica che vuole facilitare al massimo l’atto d’acquisto semplificando assortimento, display e scala prezzi indirizzando il consumatore sin dall’ingresso in reparto verso il suo bisogno specifico”, dice il responsabile filiera ortofrutta. Che nota una costante progressione del biologico, protagonista anche in questi mesi di una crescita importante: “Un successo da attribuire ad un assortimento ampio e innovativo, anche in avancasse e ad un posizionamento sicuramente competitivo verso gli specializzati grazie alla scelta fatta da tempo, anche in questo comparto, di acquistare direttamente dai produttori”.

Capitolo frutta esotica: “Registriamo con piacere come altre insegne stiano valorizzando l’esotico con logiche espositive da noi ormai consolidate che enfatizzano una categoria che fino a due anni fa era ghettizzata. Per quanto ci riguarda abbiamo concretizzato da tempo una esposizione ragionata utile per offrire informazioni e modalità di consumo in store e out store”.




Sul fronte promozionale, nel primo semestre sono state implementate attività a livello nazionale (alcune delle quali proposte con supporto radiofonico) volte a sviluppare la conoscenza della linea “Origine”, che certifica la filiera: "L’entrata in scena di questo marchio anche in ortofrutta - commenta Capaldo - ha dato nuova linfa alle categorie sin qui interessate quali agrumi, patate, IV gamma verdure e, proprio in questi giorni, pomodori. La promessa dichiarata ed evidentemente mantenuta, visti i risultati confortanti, è che dietro i prodotti Coop ortofrutta Origine, buoni e freschi, c’è una storia da scoprire che sorprende i consumatori e c’è il prodotto che si racconta, con una confezione parlante”.

Sempre più elevata l’attenzione prestata al territorio in cui operano i punti vendita: le cooperative del Consorzio lo valorizzano attraverso il brand Ortoqui “che ormai rappresenta una quota significativa delle nostre vendite”. “E dopo il successo degli scorsi anni - conclude Capaldo - ancora una volta stiamo coinvolgendo i clienti di alcuni punti vendita con attività ricreativo-informative e in alcuni casi premianti che, in questi giorni estivi, fanno conoscere più da vicino il marchio”.
 
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