Patate, Cepa: fissato prezzo di apertura del conto deposito

Patate, Cepa: fissato prezzo di apertura del conto deposito
Nella seduta di venerdì 20 luglio 2018 della Commissione Paritetica della borsa patate tenuta dal Cepa (Centro di documentazione per la patata), il tavolo di borsa, composto dai rappresentanti dell'Op Agripat, dei commercianti di Fruitimprese e del mondo della cooperazione agroalimentare, hanno inteso definire un primo prezzo di riferimento per le patate conferite in conto deposito per la merce di prima categoria, vista peraltro la quotazione della borsa merci della Camera di Commercio di Bologna che, nella seduta di giovedì 19 luglio, aveva rilevato scambi dell’areale bolognese quotati fra 0,23 e 0,26 euro per chilo. 

Questi elementi confermano le previsioni produttive formulate dal comitato agronomico in seno al Contratto quadro, con rese produttive in linea con la media degli ultimi cinque anni, pur più basse rispetto a quelle elevate del 2017. Ad oggi, a scavatura avviata da circa otto-dieci giorni, occorre evidenziare che le varietà scavate sono di buona qualità ed omogeneità, nonostante il ritardo delle semine che ha inciso negativamente sul calibro ed il numero dei tuberi. 

In Europa, i primi cinque Paesi produttori, pur a fronte di un leggero aumento delle superfici investite (+0,4%), prevedono una riduzione delle rese del 4,4%, determinate dai ritardi nelle semine. In questo momento, la grave crisi idrica che si presenta in molti Paesi del Nord Europa, potrebbe aggravare ulteriormente la situazione.  

La campagna prende avvio con una certa positività e con aspettative ottimistiche da parte dei produttori agricoli e dell’intera filiera dopo una annata veramente complessa e difficile. 

Con queste premesse hanno preso avvio i lavori della Commissione, che dopo avere esaminato diverse ipotesi proposte circa la strategia da adottare, hanno preferito definire da subito un primo prezzo di riferimento per le patate conferite in conto deposito, consapevoli che tale valutazione debba essere presa a riferimento anche per gli scambi in fase di raccolta e per gli areali limitrofi

Le parti ribadiscono che la modalità del "Conto deposito a norma del contratto quadro" siglato per il periodo 2017/20, nasce anche con l’obiettivo di ridurre i "rischi" di instabilità dei prezzi propri della fase delle scavature. Quindi la quotazione di 0,27 euro per chilo va letta come un momento positivo per il sistema, il prezzo da cui anche le trattative di compravendita per prodotto "non in conto deposito" dovrebbero avere come riferimento per trovare il giusto punto d'incontro fra la domanda e l’offerta. Il prezzo di 0,27 euro per chilo è riferito a patate di prima qualità resa su camion f.co azienda agricola in bins del compratore.  

Fonte: Ufficio stampa Centro di documentazione per la patata