Uva da tavola: buon inizio, ma solo per le seedless

Primi tagli nelle zone precoci. Il punto con la Società ortofrutticola polignanese

Uva da tavola: buon inizio, ma solo per le seedless
Le catene distributive europee hanno cominciato a ordinare le uve da tavola pugliesi nella prima settimana di luglio.

"In questo momento - dice Matteo D'Aprile, responsabile commerciale della Società ortofrutticola polignanese (Sop), azienda di import-export di Polignano a Mare (Bari) che fa parte dell'Op Terra del Sole - stiamo tagliando le uve nelle zone precoci di Grottaglie e Mola di Bari. E, da pochi giorni, abbiamo iniziato a spedire diverse pedane al giorno di Black Magic e apirene bianche".

"La campagna dell'uva seedless - prosegue D'Aprile - è iniziata in maniera positiva, con buone vendite e prezzi discreti, condizionati anche dal lieve ritardo stagionale che registra la Spagna. Per l'uva con semi, invece, i prezzi d'esordio si sono attestati a un livello più basso rispetto ai primi riferimenti del 2017; il prodotto, inoltre, non ha ancora espresso un grado Brix particolarmente elevato".

L'esportazione pesa per il 70% dell'attività di Sop, che serve soprattutto la Germania e i Paesi dell'Est Europa. L'Op Terra del Sole, nel complesso, coltiva uve su circa 400 ettari.




"La stagione - evidenzia D'Aprile - entrerà nel pieno tra sette o dieci giorni, quando anche la Spagna potrà contare su volumi più consistenti e, al contempo, si concluderà la campagna del prodotto egiziano senza semi".

"A oggi conclude - è difficile fare previsioni commerciali attendibili, in quanto una parte della produzione pugliese, a causa dell'annata molto piovosa, potrebbe riscontrare alcuni problemi di qualità sulle varietà tardive, come Italia, Red Globe e Michele Palieri, che saranno tagliate da agosto". 

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