Grossisti italiani alla scoperta del «modello Lione»

Operatori di spicco di Torino, Parma, Roma alla missione organizzata da Fedagro Brescia

Grossisti italiani alla scoperta del «modello Lione»
Alla scoperta del “modello Lione”: la scorsa settimana una delegazione di grossisti ha partecipato a una due giorni nella città francese, dove ha potuto “toccare con mano” la realtà del Marché de Gros Lyon-Corbas. Tra i partecipanti alla missione organizzata da Fedagro Brescia c’erano, a titolo personale - oltre agli operatori bresciani guidati dal presidente Nicola Marcoccio - Walter Arcangeli, leader di Fedagro Cna di Roma, Stefano Cavaglià massimo esponente di Fedagro Torino, il rappresentante dei grossisti di Parma, Stefano Manghi, e Oliviero Gregorelli, vicepresidente della FedagroMercati nazionale. Una struttura quella lionese - sottolinea Fedagro Brescia - che in nove anni ha saputo garantire business alle 23 aziende in Mercato, che fatturano mediamente 15-16 milioni di euro; una struttura, ancora, in grado di garantire al meglio catena del freddo, movimentazione e logistica assicurando attenzione al territorio, sostenibilità ed una reale “efficienza di filiera”. 



E’un momento difficile per le aziende del Mercato lombardo: dopo la decisione di trasformare il consorzio che gestisce la struttura in una società “in house” controllata dal Comune, socio di maggioranza, i grossisti hanno deciso di fare un passo indietro inviando una lettera di recesso“L’Ortomercato di via Orzinuovi va ripensato”, ribadiscono i grossisti bresciani dopo la missione in Francia chiedendo di cambiare passo a livello strutturale, organizzativo e di governance. Quale esempio migliore se non Lione, dove il Mercato è stato trasformato da società “mista” (con il 51% in mano al pubblico) a realtà aziendale di proprietà di ciascuno dei 23 grossisti? Un percorso da prendere in considerazione, anche se difficilmente replicabile tout court nella realtà italiana.



A Lione i prodotti entrano ed escono direttamente dai magazzini refrigerati e un’isola ecologica all’interno della struttura si occupa di smaltire l’80% dei rifiuti del mercato. Insomma, sottolinea Fedagro Brescia, “hanno messo gli operatori al centro, con grande attenzione anche ai clienti. E i risultati, ottimi, parlano da soli”.

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