Ecco come concimare i terreni dopo le piogge invernali

K+S e il ruolo di potassio, magnesio e zolfo nella moderna frutticoltura

Ecco come concimare i terreni dopo le piogge invernali
L'ultima ondata di maltempo invernale è ormai alle spalle: dopo freddo, gelo, nevicate e abbondanti piogge, per il terreno arriva il momento di essere pronto a rispondere alle richieste delle colture. La parola d'ordine in questo primo scorcio di primavera è quindi concimazione.

"L’obiettivo di una concimazione razionale è mantenere integra la fertilità del terreno, restituendo gli elementi asportati dalla coltura con la produzione e persi per dilavamento a seguito delle piogge invernali", spiega a Italiafruit News Francesco Rigacci, responsabile consulenza tecnica di K+S Italia, filiale dell'omonima multinazionale tedesca specializzata nella produzione di concimi minerali a base di potassio e magnesio, commercializzati in tutto il mondo.

"Ripristinare un giusto equilibrio vegetativo risulta decisivo al fine di ridurre le problematiche fitosanitarie e ottenere nel contempo produzioni di elevata qualità - aggiunge Rigacci - Come noto, magnesio e zolfo sono elementi dilavabili nel terreno. Soprattutto in quelli a tessitura più sabbiosa".

La strategia suggerita da K+S Italia prevede la reintegrazione di potassio, magnesio e zolfo attraverso apporti al terreno di Patentkali, distribuito prima della ripresa vegetativa; oppure per via fogliare e fertirrigazione, in questo caso i prodotti di riferimento sono EPSO Top, EPSO Microtop e soluSOP 52.


Fonte foto: K+S KALI GmbH

"Un eventuale squilibrio tra la presenza di potassio, magnesio e calcio, si traduce a livello radicale in situazioni di carenza minerale più o meno severe - continua il responsabile della consulenza tecnica della società - che compromettono la resa e la qualità delle produzioni di fruttifere e orticole".

Un’equilibrata nutrizione minerale è alla base anche della moderna frutticoltura: da qui si parte per avere prodotti di qualità. "La concimazione delle frutticole deve quindi considerare le esigenze nutritive dell’intera pianta e non può limitarsi soltanto a reintegrare gli elementi minerali rimossi dai frutti - osserva Rigacci - Il potassio è coinvolto in molti processi metabolici della pianta, decisivi per la resa e la qualità del frutto: migliora l’efficienza idrica della pianta, l’assimilazione e la fruttificazione, oltre ad esercitare un’azione positiva su acidità del frutto e sulla colorazione della buccia. Il magnesio non soltanto favorisce l’assimilazione ma svolge anche un ruolo fondamentale nel trasporto degli assimilati, innalzando così il contenuto di zuccheri e l’acidità del frutto. Ma migliora anche il tenore in composti aromatici naturali, la pezzatura e il colore del frutto. Lo zolfo, infine, favorisce lo sviluppo delle difese naturali della pianta, aiutandola a superare le condizioni di stress".

Patentkali, EPSO Top, EPSO Microtop e soluSOP 52 sono consentiti in agricoltura biologica e nelle tabelle sottostanti viene suggerito il dosaggio di applicazione.



Questo video, invece, mostra le peculiarità di Patentkali, concime speciale conosciuto anche col nome di solfato potassico magnesiaco, con un elevato contenuto di magnesio e zolfo, che si pone l'obiettivo di garantire rese stabili ed elevate e aumentare l’efficienza dei nutrienti mediante l’utilizzo di prodotti naturali.

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