Pagamenti, Satispay cresce con la Gdo

Pagamenti, Satispay cresce con la Gdo
Satispay, l'innovativo strumento di pagamento via smartphone che, per le sue caratteristiche di trasversalità a qualsiasi sistema operativo, di convenienza per gli esercenti e di facilità d'uso per gli utenti, nel 2017 si è imposto quale traino per la crescita dei pagamenti "instore".

La giovane impresa italiana copre infatti con oltre 35 milioni di euro il 50% del valore totale delle transazioni eseguite nei negozi. Un segmento, quello dei pagamenti instore, il cui valore complessivo è cresciuto dai 10 milioni di euro nel 2016 ai 70 milioni di euro nel 2017. Il dato, rilevato dall'Osservatorio Mobile Payment&Commerce del politecnico di Milano, è un'ulteriore conferma dell'efficacia della strategia di Satispay - che ha visto da subito nei pagamenti "instore" il traino di crescita per il proprio servizio - nonché della capacità di esecuzione basata sull'importante lavoro di integrazione con tutti i sistemi di accettazione dei pagamenti nei negozi, non solo smartphone e tablet quindi, ma anche i principali software di cassa fino ai Pc e i Pos.

Dall'Osservatorio Mobile Payment&Commerce del Politecnico di Milano: "Dopo diversi anni di attesa e di lavoro, nel 2017 si sono visti i primi passi concreti del Mobile Proximity Payment: sono stati transati infatti oltre 70 milioni di euro tramite smartphone all'interno dei negozi, in netta crescita rispetto ai 10 milioni scarsi del 2016. Stimiamo che nel 2017 siano poco meno di 500.000 gli utenti che hanno pagato almeno una volta con un servizio di Mobile Proximity Payment. La crescita dei pagamenti in prossimità è attribuibile ai pagamenti Nfc e non Nfc. Lato non Nfc, Satispay, la startup italiana dei pagamenti da conto corrente, ha transato oltre 35 milioni di euro nel 2017 in quasi 26mila esercenti abilitati, grazie anche alle promozioni di cashback e alle partnership con grandi catene come Esselunga e Coop".

Alberto Dalmasso, co-founder e Ceo di Satispay, ha commentato: "Il dato che emerge dall'Osservatorio racconta della capacità di innovazione italiana in un segmento dove si stanno cimentando anche grandi colossi internazionali. In aggiunta è importante sottolineare che lo scontrino medio pagato con Satispay è di circa 18 euro, molto inferiore rispetto allo scontrino medio delle soluzioni basate sulle carte di credito, il che significa che le 2 milioni di transazioni in negozio che abbiamo gestito lo scorso anno rappresentano la gran parte dell'intero mercato italiano, una bella conferma nel cammino verso il traguardo che ci siamo posti: modificare le abitudini di pagamento delle persone quotidiane. Il 2018 si è aperto con molti concreti segnali e accordi che ci permetteranno di mantenere un importante trend di crescita. Abbiamo portato il numero delle banche che credono nella nostra soluzione come strumento di valore per i loro clienti consumatori ed esercenti a oltre 100 Istituti, per un totale di 3000 sportelli in tutta Italia; anche il numero di aziende che decidono di aderire al nostro network cresce in modo sempre più consistente. Dai 26mila del 2017, quando
crescevano a un ritmo giornaliero di circa 70 nuovi esercenti al giorno, oggi siamo già a oltre 30 mila con un ritmo di circa 120 nuove attivazioni quotidiane".

Sono infatti numerosi e tutti rilevanti i brand che stanno attivando in questi giorni l'accettazione dei pagamenti in-store con Satispay. Tra questi Motivi, uno dei marchi di abbigliamento del Gruppo Miroglio, che nei suoi 200 punti vendita diretti promuoverà il pagamento via Satispay attraverso una mirata operazione di cashback del 10% per le prossime settimane. Di prossima attivazione anche i 1500 negozi di intimo e abbigliamento sportivo Yamamay e Jaked, marchi del Gruppo Pianoforte. Continua infine la grande attenzione verso Satispay da parte del mondo food, che nelle prossime settimane vedrà anche NaturaSì, con i suoi oltre 250 punti vendita biologici specializzati, entrare a far parte del circuito, così come Tigros.

Fonte: Ufficio stampa Satispay