Attualità
Megamark investe 45 milioni per consolidarsi al Sud
Megamark, il gruppo distributivo pugliese, ha messo in campo investimenti per 45 milioni di euro e nel periodo 2018-2020 amplierà la sua rete. Lo riporta il Sole 24 Ore specificando che i punti di vendita nel Sud Italia cresceranno da 500 a 507. Ma l'azienda realizzerà anche una nuova piattaforma logistica in Campania da 30mila metri quadri e assumerà altri 160 addetti, che si aggiungeranno ai 5mila già occupati. Il gruppo anticipa i nuovi investimenti dopo aver segnato nel 2017 - secondo i dati Nielsen di Largo Consumo - nella sua rete corrente un incremento del 14,4% nel fatturato alle casse, raggiungendo così quota 1,4 miliardi di euro (1,2 nel 2016).
Con il nuovo piano di sviluppo 2018/2020 - spiega il quotidiano economico - il gruppo guidato da Giovanni Pomarico punta a rafforzare la propria presenza in Meridione, "migliorando in continuazione sia l’offerta di prodotti food destinati alla clientela che l’organizzazione aziendale". Nei punti vendita Megamark nel 2017 l’acquisto di prodotti bio è aumentato del 32,5% rispetto al 2016, di quelli premium/alta qualità del 54,7%, di quelli per i celiaci del 32,2% e di quelli senza olio di palma del 16%.
"I modelli di consumo alimentare stanno cambiando con meno cucina casalinga e più street food, si torna a spendere fuori casa per mangiare, segno che la crisi è alle nostre spalle - spiega Pomarico al Sole - E anche la domanda di prodotti a denominazione e certificati, legata a benessere e salute, è un’altra sfida che ci impone il miglioramento continuo della qualità dei prodotti".
Fonte: Il Sole 24 Ore
Con il nuovo piano di sviluppo 2018/2020 - spiega il quotidiano economico - il gruppo guidato da Giovanni Pomarico punta a rafforzare la propria presenza in Meridione, "migliorando in continuazione sia l’offerta di prodotti food destinati alla clientela che l’organizzazione aziendale". Nei punti vendita Megamark nel 2017 l’acquisto di prodotti bio è aumentato del 32,5% rispetto al 2016, di quelli premium/alta qualità del 54,7%, di quelli per i celiaci del 32,2% e di quelli senza olio di palma del 16%.
"I modelli di consumo alimentare stanno cambiando con meno cucina casalinga e più street food, si torna a spendere fuori casa per mangiare, segno che la crisi è alle nostre spalle - spiega Pomarico al Sole - E anche la domanda di prodotti a denominazione e certificati, legata a benessere e salute, è un’altra sfida che ci impone il miglioramento continuo della qualità dei prodotti".
Fonte: Il Sole 24 Ore