Medio Oriente, apre i battenti la nona edizione di Wop Dubai

Attesi oltre settemila visitatori da 80 Paesi. Ecco chi rappresenta l'Italia

Medio Oriente, apre i battenti la nona edizione di Wop Dubai
Più di 200 espositori confermati, 11 padiglioni nazionali e 35 Paesi espositivi. Apre i battenti con questi numeri la nona edizione di Wop Dubai, la principale fiera dell'ortofrutta del Medio Oriente, in programma da oggi a giovedì 7 dicembre al Dubai World Trade Center, dove sono attesi più di settemila operatori da oltre 80 diversi Paesi.

L'Italia sarà presente alla manifestazione con un padiglione nazionale e dieci espositori, tra cui Apofruit, Cso Italy-Freshness from Europe, Eurofruit, European Fruit Group Italy, Geofur, Morando Trading, Oranfrizer e Origine Group.

Le altre dieci collettive nazionali arriveranno da Australia, Belgio, Cina, Egitto, Francia, Repubblica Ceca, Kenya, Moldavia, Marocco e Turchia. Per il Belgio parteciperà come espositore l'ente di promozione Vlam, per la Francia l'interprofessionale Interfel, per la Turchia l'associazione degli esportatori Akib e le aziende Aksun e Basyazicioglu Tarim.

Sarà numerosa la rappresentanza greca con una quindicina di aziende ed organizzazioni (Central Markets & Fishery Organization, Th.Chatzidakis,  Fruit Life, Greek and Fresh, Hello Kiwi, Kaplanis Fruits, Labidino, Spyros Nikolitsas, Consortium of Cooperatives Producers from Imathia-Peach Garden, Nespar-Premium European Kiwi, Sunfoods Gikas e Taktikos). Dalla Spagna arriverà invece la Fresón de Palos e dagli Usa la Washington Apple Commission. Per quanto riguarda l'Est Europa sono da segnalare due presenze: Polandfruits (Polonia) e Fresh Cherry (Bulgaria).

"Wop Dubai - ha detto Tarek Al Sibai, project manager dell'ente organizzatore Planetfair Dubai Llc - offre uno spazio unico per discutere sulle ultime e più importanti tendenze nel settore dell'ortofrutta e rivelare le migliori opportunità dei mercati arabi". Opportunità di cui si è cominciato a parlare ieri al Fruitnet Forum Middle East, congresso su produzione, distribuzione e marchi che ha anticipato l'evento fieristico.

Gli Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo (Gcc) importano ogni anno circa 5 milioni di tonnellate di frutta e verdura, per un valore di tre miliardi di dollari. I mercati più importanti sono due: Emirati Arabi Uniti (più del 40% di market share) ed Arabia Saudita (30%), seguiti da Qatar e Kuwait entrambi con meno del 10%. Gli Stati Uniti sono il primo mercato di approvvigionamento. Gli esperti prospettano per il Gcc una maggiore dipendenza dalle importazioni di alimenti, dettata in particolare dalla crescita demografica e dalle tendenze salutiste. Nel 2020, gli abitanti saranno 53,3 milioni (+30% rispetto al Duemila) con l'importazione di cibi che raggiungerà quota 53,1 miliardi di dollari.

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