«I batteri spingono le rese produttive»

Bayer sviluppa nuove sostanze naturali per stabilizzare le proteine dei suoli

«I batteri spingono le rese produttive»
Nuove sostanze naturali, derivanti da batteri, promettono di rivoluzionare il modo di fare agricoltura. Il numero di ottobre del The Bayer Scientific Magazine, infatti, evidenzia come gli scienziati del sito Bayer di West Sacramento (California) siano riusciti a stimolare il picco delle performance produttive delle coltivazioni attraverso l'applicazione diretta di batteri ottimizzati nei semi da piantare.

"La nostra comprensione del rapporto tra i batteri del suolo e le piante è aumentata con la ricerca e l'avanzamento delle tecnologie", sottolinea Damian Curtis, responsabile del team "Microbial genetic sistems" della divisione Bayer Crop Science.

Come osserva Bjorn Traag, responsabile del gruppo di lavoro che si occupa di microbiologia, "il numero di differenti batteri del suolo è incredibilmente elevato, e il microbioma dell'apparato radicale ha una composizione molto complessa. La selezione dei giusti ceppi, ossia di differenti membri di una specie di batteri con proprietà estremamente variabili, è un passaggio cruciale del lavoro dei genetisti batterici. Noi di Bayer prendiamo in considerazione le caratteristiche fisiche e biochimiche dei microbi e dei loro geni".

Dopo l'identificazione del ceppo di batteri, il lavoro prosegue con l'ottimizzazione del Dna: a seconda degli specifici bisogni degli agricoltori, si possono seguire metodi basati sulla variazione casuale del genomi nella cellula, oppure una serie di tecniche mirate tra cui, per esempio, l'utilizzo della spora batterica come vettore per le proteine attive agricole. A proposito di quest'ultimo punto, Bayer sta applicando, in collaborazione con la startup statunitense Elemental Enzymes, un approccio per rendere le proteine maggiormente stabili nei loro processi di degradazione, al fine di aumentare le rese dei raccolti, la salute delle piante e il livello di protezione contro malattie e parassiti.

"Il nostro obiettivo - pone l'accento Damian Curtis - è quello di stabilizzare le proteine attraverso tecniche mirate per il miglioramento del ceppo". Le due aziende, in particolare, sono riuscite a sviluppare un gene costituito dal Dna di due specie di batteri Bacilli strettamente correlate tra loro. Il microbo ottimizzato, chiamato "intragenerico", esprime l'enzima che migliora la disponibilità di nutrienti nel terreno. Tutti i ceppi analizzati da Bayer ed Elemental Enzymes sono sempre sottoposti ad una valutazione di sicurezza (ambientale e umana) che inizia nella fase di laboratorio, la quale precede la sperimentazione in campo.

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