Un'immagine di respiro internazionale per Marlene

Il restyling presentato a Madrid. Dichgans: al passo con un mercato che cambia

Un'immagine di respiro internazionale per Marlene
E' una storia semplice, che si può riassumere in 30 secondi. Una storia che nasce nelle montagne alpine, baciata dalla calda luce del sole e accarezzata dalle fresche e pure acque che sgorgano in altura. Pochi "ingredienti" - quelli della storia del Consorzio Vog – che sono al centro della nuova immagine di Marlene presentata ieri a Fruit Attraction.  Il nuovo look della mela dell'Alto Adige – Südtirol ha un respiro internazionale.

Il nome Marlene è divenuto ancora più protagonista, per conferire personalità e carattere al prodotto. Intorno a questo è stata creata una narrazione che esprime le caratteristiche principali della mela legate alle radici, all'identità e al territorio: Marlene diventa così la "Figlia delle Alpi", il cui padre è il monte e la cui madre è la luce del sole. Si presenterà sui mercati con un nuovo logo che richiama la scrittura a mano e la frase "Sono Marlene", declinata in tedesco, inglese e spagnolo ("Ich bin Marlene", "I am Marlene", "Soy Marlene").



La narrazione tocca il suo apice con un nuovo video, la cui versione da 30 secondi sarà alla base della prossima campagna tv, in Italia e in Spagna, con cui Marlene presenterà la nuova veste. Dalle prossime settimane, la nuova immagine inizierà a sostituire quella precedente nel packaging e sui prodotti. A fine ottobre partirà la campagna di comunicazione con "adv" tabellari e lo spot video.



In occasione della presentazione, Italiafruit News ha intervistato il direttore del Vog, Gerhard Dichgans.

Dichgans, avete pensato a un brand per conquistare nuovi mercati internazionali?
"Nel 1995, quando è nata Marlene, il mercato italiano e quello tedesco valevano più dei due terzi delle nostre vendite. Oggi sono al di sotto del 50%. Sono cambiati i mercati, sono cambiati i nostri mercati, è cresciuta la famiglia Marlene, era necessario adattare la comunicazione pensata per il mercato italiano alle esigenze dei nuovi mercati e dei nuovi partner che abbiamo trovato soprattutto negli ultimi cinque anni".

La territorialità, però, resta al centro del messaggio...
Se l'Alto Adige è una delle capitali melicole ci sono diverse ragioni. L'ambiente, il clima, le montagne, l'aria fresca, il sole mediterraneo... Sono sicuramente componenti fondamentali per la qualità del nostro prodotto. Giusto centrare la nostra comunicazione su questi valori.

Il restyling del brand si accompagna a una strategia commerciale. Siete pronti ad aggredire nuovi mercati?
Negli ultimi anni è cresciuta la famiglia Marlene, abbiamo distributori nei principali Paesi europei, e ultimamente si sono aggiunti partner in Brasile, nuova destinazione per le mele italiane, e poi Libia, Marocco, Libano... E dunque Marlene è molto più che un brand per il mercato europeo.

Questa campagna melicola si caratterizza per la tensione sui volumi produttivi. Come reagire?
Qualcuno potrebbe essere tentato di dire che è una situazione facile, che chi ha le mele in mano può tirare il fiato. Ma la realtà è diversa: la situazione è difficile, i clienti tradizionali che abbiamo servito negli ultimi anni hanno necessità di poter pianificare la stagione. Anche noi, purtroppo, abbiamo un po' meno prodotto, a fine raccolto dovrebbe attestarci sul meno 20%. Dobbiamo quindi pianificare strategicamente con i clienti una campagna più lunga possibile per dare continuità e presenza nel punto vendita.

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