L'Italia allo Speciality food festival di Dubai

L'Italia allo Speciality food festival di Dubai
Ha inaugurato ieri, lunedì 18 settembre, presso il Dubai World Trade Center, alla presenza dell'Ambasciatore d'Italia negli Emirati Arabi Uniti Liborio Stellino, l'ottava edizione di "Speciality Food Festival", uno dei più importanti appuntamenti fieristici del settore agroalimentare di qualità nell'area del Medio Oriente.

Nell'edizione 2016, gli espositori sono stati oltre 230 provenienti da 38 Paesi esteri, che hanno potuto beneficiare della visita di circa 15mila operatori. Nonostante la recente fase di rallentamento ciclico indotta dal forte calo delle quotazioni petrolifere, la domanda per i prodotti alimentari negli Emirati Arabi Uniti tenderà a crescere nel medio periodo, in un contesto di continua rapida espansione della base dei consumatori.

Infatti, la popolazione degli Emirati viene prevista in crescita ad un ritmo del 3% all'anno arrivando a superare gli 11 milioni di abitanti nel 2020, rispetto agli attuali 9,9 milioni. Il Pil pro capite degli Emirati Arabi Uniti viene stimato in circa 68mila dollari americani ed è tra i più elevati al mondo. Di conseguenza, i consumi di prodotti alimentari beneficiano degli elevati livelli di ricchezza che alimentano forti volumi di importazione nonché di investimenti diretti esteri finalizzati a conseguire sicurezza alimentare per il Paese. Inoltre, il paese rappresenta una importante destinazione per il turismo internazionale e meta per lo shopping, specie dai Paesi limitrofi dell'area Mena.

Per le condizioni climatiche avverse - clima arido e vasti deserti - il Paese è costretto ad importare circa l'85% del proprio fabbisogno di prodotti alimentari. Nel 2016, il valore complessivo del mercato al dettaglio è stato pari a 10,5 miliardi di euro, costituito per il 60% dai prodotti alimentari freschi e per il 40% da quelli confezionati. Le previsioni per il quinquennio 2017-21, formulate da Euromonitor International, indicano un incremento medio annuale a prezzi correnti tra l'8 e il 9% per entrambe le categorie merceologiche per un aumento complessivo del valore del mercato di oltre il 50% alla fine del periodo considerato.

L'India, dal momento che la maggioranza della popolazione residente ha origini asiatiche, è il primo fornitore di prodotti alimentari degli Emirati Arabi Uniti, con una quota di mercato del 15,2% ed un incremento del 9,7% rispetto al 2015. Seguono gli Stati Uniti con il 9,2% ed una flessione annuale del 9%, il Brasile (8,4% quota di mercato), i Paesi Bassi (4,4%), Australia (3,9%) e Canada (3,8%).

L'Italia figura in 13esima posizione con una quota di mercato del 2,8%. Sempre nel 2016, le esportazioni dell'Italia di prodotti agro-alimentari verso gli Emirati Arabi Uniti sono state pari a 317,1 milioni di euro, con una lieve riduzione del 2,1% rispetto al massimo storico registrato nel 2015 (324 milioni di euro). Le vendite di prodotti alimentari rappresentano il 54,2% del totale, seguite dalle derrate agricole con il 37,2% e dalle bevande con l'8,6%.

Le esportazioni dell'Italia di prodotti alimentari verso gli Emirati Arabi sono state pari a 172 milioni di euro con un lieve calo, rispetto al 2015, del 2,2%. La categoria "altri prodotti alimentari" - cioccolateria e confetteria, tè, caffè, pasti e piatti pronti, condimenti e spezie - rappresentano la prima voce nella graduatoria dei prodotti alimentari esportati italiani (+2,3% rispetto al 2015). Al secondo posto troviamo i prodotti da forno e farinacei (-2,9% rispetto al 2015) caratterizzati comunque da un incremento annuale della vendita della pasta del 18%. Seguono i prodotti ortofrutticoli (-10,6%) e delle industrie lattiero-caseari (stazionari), i mangimi (-32,9%), gli oli (+6,9%), la carne (+9%) e i prodotti della pesca (17,5%).

Dopo il notevole successo riscosso nella passata edizione, dove l'Italia era country partner della fiera, anche quest'anno, l'Ice-Agenzia ha organizzato una collettiva italiana di 369 metri quadrati con la partecipazione di 26 aziende provenienti da varie parti d'Italia. Oltre al centro servizi a disposizione di tutte le aziende italiane della collettiva, visto l'ottimo risultato della prima edizione dello scorso anno, è stato predisposto uno spazio dedicato al "Breakfast Made in Italy", un progetto a cura della Cna (Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa), che consiste nel promuovere ingredienti, prodotti e strumenti della tradizione italiana della prima colazione, frutto di anni di contaminazioni e integrazioni tra cultura, arte, artigianato, abilità manifatturiera, territorio, tradizioni e memorie storiche.

Oltre venti aziende italiane, selezionate dalla Cna, produttrici di attrezzature e di materie prime utili alla preparazione della colazione a buffet all'italiana, espongono i propri prodotti preparando dal vivo, grazie alla presenza di un qualificato pasticciere italiano, una colazione ispirata allo stile italiano.

Dubai, con la sua elevata presenza di catene alberghiere e in vista dell'ulteriore sviluppo del settore in vista dell'Expo 2020, rappresenta un naturale obiettivo di promozione internazionale nell'ambito di questa filiera.

In aggiunta, è stata allestita un'area di circa 70 metri quadrati dedicata alla promozione delle produzioni Dop e Igp grazie alla convenzione in essere con il Mipaaf che prevede una serie di azioni promozionali in vari Paesi del mondo, tra cui gli Emirati Arabi Uniti, al fine di far conoscere ai buyer le caratteristiche dei prodotti certificati italiani e contrastare il fenomeno dell'italian sounding.

Fonte: Ice-Agenzia