Muffa grigia del melograno, da Sipcam arriva una soluzione

L'utilizzo di 3Logy è stato autorizzato anche per questa coltura

Muffa grigia del melograno, da Sipcam arriva una soluzione
Non è esagerato parlare di un vero e proprio boom nella coltivazione del melograno in Italia. L’interesse verso questa coltura è crescente ma in campo non mancano problematiche da affrontare. Una di queste è Botrytis cinerea, agente causale della muffa grigia, una criticità che può mettere a repentaglio una buona produzione, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La muffa grigia, però, può essere affrontata. Sipcam Italia, per esempio, ha da poco ottenuto l’autorizzazione per l’impiego del suo 3Logy sul melograno.

“I sintomi possono manifestarsi su diversi organi della pianta ma, sebbene anche le parti vegetative possono essere suscettibili alle infezioni del fungo, è sui frutti che si hanno le manifestazioni più frequenti ed economicamente più dannose – spiega l’azienda - Il processo infettivo trova origine dall’inoculo sviluppatosi precedentemente a carico degli organi fiorali. Sulla coltura del melograno il controllo della botrite risulta particolarmente difficile anche per l’assenza di principi attivi registrati". 

"Recentemente ci sono stati importanti sviluppi che consentono di gestire la malattia in campo: con decreto di autorizzazione in deroga per situazione di emergenza fitosanitaria (ai sensi dell'art. 53, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009) è stato autorizzato l’impiego di 3Logy (Reg. n. 16480 del 16/03/2016), nuovo antibotritico commercializzato da Sipcam Italia, per il controllo della muffa grigia su melograno. Il periodo di 120 giorni durante i quali si potrà utilizzare il prodotto fitosanitario va dal 1 luglio 2017 al 28 ottobre 2017. La dose di impiego è di quattro litri per ettaro con la possibilità di effettuare fino ad un massimo di quattro applicazioni durante la stagione vegetativa nel periodo compreso fra fioritura e raccolta con tre giorni di intervallo pre raccolta”.



3Logy è stato lanciato dall’azienda milanese lo scorso anno per il controllo della botrite su vite da tavola e vite da vino, è una combinazione di tre nuovi principi attivi: eugenolo, geraniolo e timolo. Il prodotto è caratterizzato dall’essere composto da tre terpeni, molecole prodotte in natura da cicli secondari delle piante, che esplicano la loro azione nei confronti del fungo con un originale e nuovo meccanismo di azione. “I tre principi attivi possiedono un profilo tossicologico, ecotossicologico ed ambientale favorevole – prosegue la società - sono classificati come Gras (Generally recognized as safe - generalmente riconosciuti come sicuri) sia in campo alimentare che cosmetico e oggi riconosciuti come tali anche per l’impiego nella protezione vegetale. Per questa ragione i tre terpeni sono inclusi nell’Allegato IV del Regolamento 396/2005 ed esenti da Lmr fissato, caratteristica che garantisce l’accesso a tutti i mercati. L'esclusiva formulazione Go-E e l’innovativa tecnologia di incapsulazione che promuove la sospensibilità dei tre principi attivi di 3Logy senza l’ausilio di solventi, permette il rilascio modulato degli stessi in presenza delle condizioni che favoriscono lo sviluppo della malattia”.

“La possibilità di utilizzare un antibotritico con tali caratteristiche è una novità importante per tutti gli operatori della filiera del melograno – conclude Sipcam - in particolar modo per le aziende agricole che avranno la possibilità di controllare efficacemente un patogeno che può compromettere la redditività della coltivazione”.

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