Piacenza, ortaggi a bulbo «vittime» della grandine

Delfanti: «Per cipolle, agli e scalogni le rese caleranno ulteriormente in questa stagione»

Piacenza, ortaggi a bulbo «vittime» della grandine
Cipolle, agli e scalogni sono le "vittime" della grandinata eccezionale che nella tarda serata di sabato 15 aprile ha colpito in maniera pesante il territorio del Piacentino, a forte vocazione orticola. In pochi minuti, infatti, le campagne dell'area del Nord Est sono finite sotto una coltre di chicchi di grandi dimensioni, creando un paesaggio decisamente invernale.

Il fenomeno, secondo le prime informazioni disponibili, dovrebbe aver interessato circa il 50% della produzione piacentina di ortaggi a bulbo. La conta dei danni da parte delle organizzazioni agricole è in corso. Ma, ora, a preoccupare gli agricoltori è anche il forte calo termico degli ultimi due giorni.

"L'annata non è partita nella maniera migliore - dichiara a Italiafruit News Francesco Delfanti, titolare dell'omonima azienda di Monticelli d'Ongina - Già prima della grandinata di sabato, la siccità ci portava a stimare per il nostro territorio una riduzione delle rese per gli impianti di cipolla, aglio e scalogno rispetto all'annata precedente. Il maltempo, ora, andrà ulteriormente a ridurle, al punto che è presumibile per questa stagione un calo compreso tra il 20 e il 30%. I conti, tuttavia, si potranno fare solo a giugno, al momento della raccolta".

"La grandine - sottolinea Delfanti - è comunque arrivata in una fase vegetativa prematura: speriamo quindi che i danni alle produzioni siano limitati. Ciò dipenderà anche dal clima che farà nei prossimi giorni. Dopo un evento di questo tipo, servirebbero buone temperature senza forti piogge per favorire la crescita delle piante".

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