Fragole in Sardegna: tutto nasce da Arborea

Il Comune ha dato il via, negli anni Trenta, allo sviluppo della fragolicoltura nell'isola

Fragole in Sardegna: tutto nasce da Arborea
Ha lanciato da poco una campagna pubblicitaria dal titolo "La fragola è Arborea. E noi siamo Arborea" e ha sede nel medesimo Comune, in provincia di Oristano. Stiamo parlando della Cooperativa Produttori Arborea, una delle maggiori aziende sarde del settore ortofrutticolo e tra le principale realtà che producono e commercializzano fragole nell'area del Campidano di Oristano. 

"Storicamente – spiega a Italiafruit News l'azienda, aderente a Unaproa – il comprensorio di bonifica di Arborea è il primo sito di coltivazione della fragola in Sardegna. La specie, infatti, è stata introdotta già dai primi anni Trenta del scorso secolo, per poi diffondersi maggiormente nei terreni degli assegnatari dopo la Riforma agraria". Da qui il nome della campagna promozionale, che intende, in un certo senso, attestare la lunga tradizione e la specializzazione della fragolicoltura del territorio di Arborea.

"I nostri soci produttori di fragole sono una decina con una produzione commercializzata che si è attestata nel 2016 a circa 1.400 quintali. I quantitativi conferiti fino al 31 marzo 2017 risultano in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2016, consentendo di stimare una produzione complessiva per il 2017 di poco inferiore ai duemila quintali".

La varietà più coltivata è Nabila, dal sapore molto gradevole e una buona componente zuccherina. Nabila è il cavallo di battaglia della cooperativa, mentre le cultivar Sabrina, Naiad e Marisol (introdotta negli ultimi anni) sono distribuite su superfici limitate.

"Con queste quattro varietà, proseguiamo la stagione fino a giugno – sottolinea l'azienda – Per la coltivazione utilizziamo principalmente piante fresche a radice nuda, nonché una piccola quota di cime radicate, con trapianti posizionati nel mese di ottobre e raccolte a partire dal mese di gennaio dell'anno successivo. La produzione è effettuata sotto tunnel singoli o multitunnel, ma resistono ancora alcuni impianti semiforzati in tunnellino e pieno campo in cui sono utilizzate piante frigoconservate, con trapianti a settembre e raccolte da aprile dell'anno successivo".

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