Gulfood 2017 batte tutti per internazionalità

A Dubai una fiera senza frontiere con tanti italiani. I commenti

Gulfood 2017 batte tutti per internazionalità
Cinquemila espositori, di cui 180 italiani, 95mila visitatori attesi da 150 Paesi, 120mila metri quadrati di superficie espositiva, otto comparti dell'alimentare rappresentati. Sono i "numeri" della 22esima edizione di Gulfood (26 febbraio-2 marzo), fiera del settore food & beverage in corso di svolgimento al World Trade Centre di Dubai, scintillante metropoli degli Emirati Arabi Uniti.

"Gulfood – dice Riccardo Calcagni, amministratore delegato del Gruppo Besana, una delle più importanti realtà in Europa nel comparto della frutta secca, essiccata, semi e cioccolato – si sta dimostrando ancora una volta una fiera internazionale valida e interessante. Una fiera di scambio dedicata non solo alla specifica area d'interesse dei Paesi arabi, grandi consumatori di frutta secca ed essiccata, ma globale a tutti gli effetti. Qui a Dubai, infatti, stiamo incontrando moltissimi operatori provenienti da Stati Uniti, Europa e Cina".

"In un certo senso, Gulfood – evidenzia Calcagni – per il suo livello di internazionalizzazione qualificata può essere giudicata anche più interessante delle principali manifestazioni fieristiche che si tengono in Europa".

L'internazionalità di Gulfood è in parte testimoniata anche dalla presenza di 120 padiglioni nazionali, con Italia, Spagna, Cina, India e Stati Uniti che, rispetto all'edizione precedente, hanno incrementato gli spazi prenotati.

Salute, benessere, prodotti "free from", convenience e artigianali: quest'anno la fiera sta puntando l'attenzione su una vasta gamma di nuovi concept di prodotto in progressiva evoluzione. "La domanda di prodotti sani e certificati Halal ha trasformato Gulfood 2017 in una finestra per reinventare il mercato globale", sottolinea Trixie LohMirmand, senior vice president di Dubai World Trade Centre.

Salvo Laudani, marketing manager di Oranfrizer, azienda siciliana di riferimento nel settore degli agrumi, conferma l'attrattività della manifestazione: "I flussi di visitatori non stanno certamente mancando, con tantissimi pachistani, mediorientali, indiani, africani. Si vede bene che Dubai è un luogo che connette Africa, Asia ed Europa".

E per l'arancia rossa di Sicilia, Oranfrizer riscontra uno spiccato interesse. "Nei primi tre giorni – prosegue Laudani – abbiamo realizzato centinaia di degustazioni. La varietà Tarocco piace ed è facile da distinguere. L'arancia a polpa rossa è un agrume che manca negli Emirati, sul quale quindi possiamo lavorare per costruirci una nostra reputazione, in seguito al test positivo realizzato l'anno scorso con un retailer locale. In fiera stiamo cercando di capire se c'è un segmento di mercato anche per il concentrato fresco".

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