Mercato di Pescara, un inizio di autunno in sordina

Galasso: trend negativo per uva, agrumi e pomacee, flessione dopo il terremoto del Centro Italia

Mercato di Pescara, un inizio di autunno in sordina
Una stagione estiva senza acuti ma nel complesso non negativa, un inizio di autunno complicato: Piero Galasso presidente dei grossisti pescaresi aderenti a FedagroMercati sintetizza così il trend degli ultimi mesi al Centro agroalimentare "La Valle della Pescara" di Villanova di Cepagatti. 

“Nonostante prezzi medi contenuti, il periodo estivo ha riservato anche qualche soddisfazione", spiega. "Poi, a partire da fine agosto, il quadro è peggiorato; abbiamo avvertito un forte calo di contrattazioni subito dopo il terremoto che ha duramente colpito il Centro Italia e il trend al ribasso si è ulteriormente accentuato con l’arrivo delle basse temperature e il maltempo della seconda metà di settembre. Condizioni meteorologiche avverse che stanno tra l’altro compromettendo le principali produzioni locali, in primis vite e olivo”. 

Entrando nel dettaglio, Galasso parla di “qualità non all’altezza della situazione per l’uva di Puglia con consumi e prezzi bassi; fa eccezione il prodotto d’elite, come l’uva Pizzutella che, al pari delle pesche di Leonforte rimane ben sopra la mischia”. “Le clementine italiane al momento non decollano - aggiunge il presidente della Fedagro pescarese - e anche il prodotto spagnolo non è di gran qualità; aspettiamo che la campagna agrumi entri nel vivo, con le arance ed i nuovi limoni. Per quanto riguarda mele e pere la stagione è iniziata all’insegna dei prezzi alti che non incentivano il consumo, complice una qualità finora non eccezionale”.
 
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