SunGold Zespri, quando la qualità fa la differenza

Al via la stagione italiana del kiwi a polpa gialla. Il reportage sul press tour in Romagna

SunGold Zespri, quando la qualità fa la differenza
Controlli negli appezzamenti, controlli negli stabilimenti di lavorazione, controlli negli hub logistici. Questa la filosofia di Zespri, colosso mondiale del kiwi che punta alla massima qualità possibile in tutte le fasi della filiera e ad allinearsi ai bisogni dei consumatori globali che richiedono non solo una tracciabilità completa dal campo alla tavola, ma anche innovazione e sostenibilità ambientale. Tutto questo fa parte del "mondo" Zespri, che, in Italia, sta per entrare nel pieno della stagione del kiwi SunGold (Gold3), varietà a polpa gialla protetta da brevetto che si caratterizza per un gusto marcatamente dolce, ideale per i bambini, ma non solo.

"La raccolta di SunGold è iniziata da una decina di giorni – hanno dichiarato, in occasione di un press tour tenutosi ieri in Romagna, Eline Voigt, marketing executive di Zespri Europe, e Gianluca Donvito, retail account executive di Zespri Italia – Si tratta della quarta stagione italiana per la nuova varietà e le nostre previsioni sono ottime".

In Italia è coltivato su 1.600 ettari

"In Italia – ha spiegato il tecnico di Zespri Riccarco Spinelli durante una visita in campo nell'azienda agricola Renato Cantagalli, che a Faenza (Ravenna) coltiva 7,5 ettari a kiwi SunGold – questa varietà è coltivata su 1.600 ettari, di cui 500 sono attualmente in produzione. Oggi Lazio ed Emilia Romagna sono i due areali più importanti, seguiti da Veneto e Piemonte. Per la campagna 2016/17 - prosegue - stimiamo un volume totale di circa 20mila tonnellate. E nei prossimi anni assisteremo a un incremento molto importante dei quantitativi".


Foto d'insieme con lo staff Zespri e il produttore Renato Cantagalli (al centro)

L'asse portante è il sistema produttivo

"La qualità superiore di SunGold parte innanzitutto dal campo – ha sottolineato Sauro Graziani, tecnico di Agrintesa, cooperativa partner di Zespri – perché al centro del sistema Zespri c'è il consumatore. L'azienda, infatti, controlla le piante fin dalla fase precedente la fioritura attraverso un lavoro schematico di estrema precisione. L'impollinazione è seguita nei minimi dettagli. Prima di autorizzare la raccolta, poi, Zespri analizza cinque parametri qualitativi: durezza, grado brix, sostanza secca, colore, presenza di residui. Solo per fare un esempio, il grado brix non deve mai essere inferiore a 8 (alla commercializzazione lo standard minimo è invece 12, ndr). In presenza di tutte le condizioni richieste, i produttori possono iniziare a raccogliere i frutti".

"Parliamo di un kiwi – ha chiosato Spinelli – che soddisfa pienamente le aziende agricole italiane con un valore alla produzione che nell'ultima stagione ha raggiunto una media di 1,8-2 euro il chilo".


Da sinistra, i tecnici Riccardo Spinelli e Sauro Graziani

Nei magazzini si segue il Manuale internazionale della qualità 

Una volta raccolti, i kiwi SunGold italiani sono caricati nei bins e spediti verso cinque centri di lavorazione, di cui quattro in Emilia Romagna e uno in Lazio. Qui i singoli frutti sono suddivisi per calibro, spazzolati, selezionati, bollinati e confezionati seguendo scrupolosamente le regole e i controlli previsti dal Manuale Internazionale della Qualità di Zespri. Ne esce un kiwi a polpa gialla impeccabile dal punto di vista estetico e organolettico, e completamente tracciato.

"In ogni momento possiamo risalire all'appezzamento di origine e al produttore che ha coltivato i kiwi SunGold", ha evidenziato Ilenio Bastoni, direttore generale di Apofruit, altra cooperativa partner che ha ospitato il press tour nel proprio magazzino di Forlì (Fc), diretto da Claudio Silvan. Che dichiara: "Oggi lavoriamo circa 80mila quintali l'anno di SunGold e diamo lavoro a 240 persone. Fra tre anni, a fronte dell'incremento produttivo, pensiamo di lavorarne 200mila quintali".


Il confezionamento

"Nei magazzini, oltre ai controlli continuativi effettuati dai partner Zespri, realizziamo analisi mirate su campioni da 600 frutti – ha rilevato Chiara Gagliardi, direttore qualità Zespri per l'Italia e la Francia (in quest'ultimo Paese sono coltivati 200 ettari, ndr) – C'è, poi, anche una terza fase di monitoraggio, chiamata intercheck, che facciamo negli hub Zespri dove arrivano i prodotti confezionati pronti per essere spediti ai clienti".

"Tutte le confezioni Zespri presentano un packaging 100% riciclabile – conclude Gianluca Donvito – L'obiettivo del consorzio neozelandese è quello di arrivare entro il 2025 a destinare il 50% della propria produzione a SunGold".


Confezioni pronte per la spedizione

Copyright 2016 Italiafruit News