Ventura (Sun World): «Uve seedless, la transizione va gestita»

Il manager della società Usa fa il punto sulle varietà senza semi

Ventura (Sun World): «Uve seedless, la transizione va gestita»
"In questo momento la viticoltura da tavola in Italia è in una fase di transizione, anche se la direzione è già stata definita. E va verso le uve senza semi. I momenti di passaggio però sono sempre caotici; ci sono dubbi, si fanno prove, tentativi che vanno e altri no, c'è da ragionare insieme". Maurizio Ventura, responsabile per l'Europa dello Sviluppo delle licenze Sun World International, fa il punto su un settore particolarmente vivace in Italia.

Innanzitutto, un "appello all'unità". "Egitto, Marocco, Spagna, Italia e Grecia: con un po' di coordinamento tra i principali Paesi produttori si potrebbe fare molto di più – osserva Ventura – e organizzare i mercati per qualità e domanda. Ricercando le caratteristiche ideali specifiche per ognuno di essi (ad esempio colore, sapore, finestra di commercializzazione, ndr)".

Allo stand della Sun World al Macfrut di Rimini c'erano il presente e il futuro dell'offerta dell'azienda californiana. Dieci varietà seedless, dieci differenti storie da raccontare. A partire dalle assodate Sugrathirteen (commercializzata con il marchio Midnight Beauty®) e Sugranineteen (Scarlotta Seedless®) ("Hanno fatto il loro dovere", dice Ventura), alla Sugraeighteen ("Avevamo molte aspettative su Sophia Seedless®, ma non è dotata di lunga conservabilità quindi, se non risolveremo il problema, resterà una nicchia").

E poi Sugrasixteen. "Sable Seedless® – spiega il manager di Sun World - è un'uva apirena nera, precoce, con acini medi e grappoli medio-grandi. Gli acini sono sodi e croccanti, uniformi e di ottimo sapore, con caratteristico aroma tropicale".

Il futuro, invece, si chiama Adora Seedless® (nella foto di apertura). "Quando l'abbiamo presentata tre anni fa – ricorda Ventura – i grappoli pesanti e gli acini di diametro medio pari a 25-28 mm sembravano un problema, perché fanno pensare all'uso di sostanze chimiche. Al contrario, la varietà Sugrathityfour è così al naturale e ben distinguibile dal consumatore. E' questo il suo grande punto di forza".

Ci sono poi le varietà precocissime: la rossa Sugra36, la bianca Sugra41 (entrambe ancora in prova) e la nera Sugraforty (Starletta Seedless®), per le quali il mercato sembra piuttosto ristretto: per la precisione, i 15 giorni prima che sia pronta l'intramontabile Sugraone.

Per Ventura la nascita di realtà attive nella ricerca di nuove varietà di uva da tavola è un fatto positivo: "Ben vengano altre società, il sistema si rafforza e sarà il mercato a decidere quali saranno le varietà da piantare".

"Prossimo obiettivo per noi – conclude Ventura – i mercati tradizionali, quelli che preferiscono ancora le uve con i semi, quindi la Francia, la Germania e la stessa Italia". E la comunicazione sarà fondamentale, non solo verso il consumatore finale, ma anche quella rivolta a produttori e distributori.

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