«Sciopero per la Terra» a fine maggio

Lo indice il Movimento Riscatto, di agricoltori e sindaci, mobilitato ieri a Matera e Messina

«Sciopero per la Terra» a fine maggio
Applicare ed estendere le clausole di salvaguardia nelle importazioni di prodotti agricoli, definire nuove regole per il commercio a tutela del made in Italy e nuove misure contro l'indebitamento delle aziende agricole. Sono queste le "richieste urgenti" che il Movimento Riscatto – una associazione nazionale non riconosciuta di agricoltori, cittadini e sindaci che da alcuni mesi ha preso piede in oltre 200 comuni di Basilicata, Puglia e Sicilia – ha fatto al governo e alle Regioni in occasione della giornata di sensibilizzazione allo "Sciopero per la Terra", in programma dal 24 al 26 maggio prossimi.

Ieri il Movimento ha organizzato a Matera e a Messina presidi di trattori con azioni di volantinaggio e di distribuzione di prodotti ortofrutticoli, ma anche conferenze stampa per divulgare i valori dello "Sciopero per la Terra". E' stata proposta, in particolare, la predisposizione di una "nuova riforma agraria che contribuisca a ridare senso al lavoro della terra assicurando reddito alle aziende, diritti al lavoro, tutela ambientale, sicurezza alimentare e prezzo giusto ai cittadini".

Con questa mobilitazione il nuovo movimento agricolo, che a fine febbraio aveva presentato al Ministero delle Politiche agricole una serie di richieste per rilanciare l'agricoltura, si aspetta ora di ricevere nel breve termine delle risposte da parte delle istituzioni.



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