La Corte dei conti «verifica» le Op dell'Emilia Romagna

Conclusi i controlli (di routine) dei giudici contabili in alcune Organizzazioni di produttori

La Corte dei conti «verifica» le Op dell'Emilia Romagna
Il sistema ortofrutticolo emiliano romagnolo organizzato in Op (Organizzazioni di produttori) è stato recentemente oggetto di verifiche da parte della Corte dei conti europea. Niente di grave, si tratta delle verifiche di routine che l’organismo collegiale composto da 28 membri (uno per ogni Paese dell’Ue), deve svolgere per controllare le finanze dell’Unione Europea.

Punto di partenza del lavoro di audit da parte degli ispettori contabili - sia per quanto riguarda le entrate che le spese – sono, infatti, il bilancio e le politiche comunitarie, principalmente in settori riguardanti crescita e occupazione, valore aggiunto, finanze pubbliche, ambiente e, ovviamente, agricoltura.

L’esito – come sempre – arriverà dopo il solito iter, tra qualche mese. Per il momento si può solo evidenziare l’impegno del mondo privato e della Regione nel produrre risposte alle richieste di approfondimenti della Corte.

E’ noto che questi controlli - che si basano su una moltitudine di regolamenti attuativi – sono complessi e richiedono estrema precisione. Se un audit non va bene, infatti, mette a rischio tutto il sistema con difficoltà oggettive, perché le norme attuative sono tante e il livello di interpretazione non è facile.

Posto che aspetti formali, analisi puntuali e difficili rendicontazioni possono ridurre tempi e limitare risorse che le Op potrebbero dedicare a migliore programmazione, a strategie e mercati di sviluppo, come a una maggiore competitività. Per dimostrare che sono imprese a tutto tondo.

Raffaella Quadretti
Editorial manager - Agroter Group

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