Terre dell'Etruria, cresce l'importanza dell'ortofrutta

Bilancio positivo per la cooperativa toscana; la filiera garantisce quasi 9 milioni di euro

Terre dell'Etruria, cresce l'importanza dell'ortofrutta
Bilancio positivo per Terre dell'Etruria, prima cooperativa di servizi in agricoltura multisettoriale in Toscana che ha nella produzione di ortaggi una delle principali risorse. Al 31 agosto 2015 il fatturato si attestava attorno ai 44,5 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto ai precedenti dodici mesi, grazie anche alla buona performance dell'ortofrutta, il cui valore è di oltre 8,8 milioni di euroLa cooperativa ha tra l'altro recentemente investito oltre 2 milioni di euro, incrementando la presenza sul territorio.

I dati sono stati presentati sabato scorso a Manciano dal presidente Massimo Carlotti, alla presenza di Sara Guidelli, leader di Legacoop Agroalimentare Toscana, Roberto Negrini, numero uno di Legacoop Toscana e Mauro Lusetti, presidente nazionale Legacoop.

Risultato di una serie di aggregazioni di diverse cooperative avvenute nel corso degli anni, Terre dell’Etruria affonda le proprie origini nella Cooperativa Produttori Donoratico, fondata nel 1950 e conta oggi oltre 3.300 aziende agricole associate. Rappresenta complessivamente cinque filiere. Ad oggi Terre dell'Etruria impiega 109 persone ed è presente in Toscana con 15  magazzini ed una centrale ortofrutticola; si avvale inoltre di società collegate.

Tra le produzioni ortofrutticole di punta spiccano, scorrendo i dati 2015, angurie e meloni (rispettivamente con 3.400 e 2.400 tonnellate in grado di generare un valore di 1,2 e 1,8 milioni di euro), cavoli (912 tonnellate per 630 mila euro) e carciofi (690 tonnellate per 1,2 milioni di euro) 

La cooperativa, che ha sede sociale e amministrativa nel comune di Castagneto Carducci (Livorno), ha l’obiettivo di indirizzare, seguire ed aiutare le aziende agricole nelle scelte agronomiche e produttive e di valorizzare la materia prima degli associati. Esercita la propria attività mediante complessi aziendali operativi nelle province di Pisa, Livorno e Grosseto.
 
Per il prossimo triennio, è stato detto sabato, si punta in particolare all’ampliamento e al miglioramento dei punti vendita e dei magazzini. Si contano già interventi in tal senso a Cascina, Chianni, Sgrillozzo, Poderone, Montiano e Venturina, mentre è prevista per maggio l’apertura del nuovo punto vendita del centro aziendale di Donoratico. Riqualificazione in vista anche per i Pdv di Rosignano, Venturina, Cura Nuova, Casino di Terra e Poderone.

“Terre dell'Etruria– ha dichiarato Sara Guidelli  – è una struttura fondamentale per la valorizzazione della produzione agricola toscana e la tutela della cooperazione di base. Grazie ad una crescita sociale e manageriale, è riuscita in questi anni ad aumentare la competitività aziendale e sostenere una nuova visione dell’agricoltura e del ruolo importante che essa assume nel contesto socio economico e nei diversi territori rurali, facendone emergere con forza il volto nuovo, differenziato e multifunzionale”.

Recentemente Terre dell’Etruria ha ottenuto dalla Regione, per l’ortofrutta, quasi due milioni di euro da dividere con le altre 4 Op toscane di settore;  i finanziamenti, di fonte comunitaria, fanno riferimento  all’Ocm unica e sono pari al 50% della spesa complessivamente prevista dalle organizzazioni nei rispettivi programmi operativi per il 2016, pari a 3 milioni e 818 mila euro. Riguardano interventi legati alla pianificazione della produzione, al miglioramento della qualità dei prodotti, al miglioramento delle condizioni di commercializzazione, oltre ad azioni ambientali, formazione e consulenza e prevenzione e gestione di crisi. 

Il valore della produzione commercializzata dalle cinque organizzazioni toscane è pari a circa 30 milioni di euro e rappresenta non più del 19% del totale del valore della produzione ortofrutticola regionale: come dire che per le aggregazioni vi sono ancora ampi margini di crescita.