Pere e articolo 62: l'Antitrust sanziona Coop, che replica

Multata anche Centrale Adriatica. «Il provvedimento presenta gravi illegittimità»

Pere e articolo 62: l'Antitrust sanziona Coop, che replica
Su ricorso del "fornitore di pere" Celox l'Antitrust ha deciso di sanzionare Coop e Centrale Adriatica per violazione dell'articolo 62, definendo multe di 26 mila euro per la prima e di 23 mila euro per la seconda e imponendo di non porre in essere condotte commerciali analoghe.

L'Autorità ha concluso che Coop Italia avrebbe imposto a Celox "sconti contrattuali incondizionati e compensi per attività di co-marketing e per analisi qualitative sui prodotti, ingiustificatamente gravosi per la parte debole del rapporto di fornitura", si legge nel Bollettino Antritrust n.19 del 18 gennaio 2016 (clicca qui per scaricarlo). All'azienda di Gambettola (Forli-Cesena) sarebbero, poi, stati applicati "ulteriori sconti extracontrattuali, aggiuntivi rispetto agli sconti contrattuali". lnoltre l'Antitrust rileva che "Coop Italia e Centrale Adriatica hanno gestito la cessazione del rapporto con Celox consapevoli della propria posizione di forza commerciale nei confronti del fornitore".

La risposta di Coop Italia non si è fatta attendere. Con una nota stampa, diffusa nella serata di ieri, la catena ha spiegato che "il provvedimento dell'Antitrust presenta gravi illegittimità per le carenze nella fase istruttoria, per l'assoluta genericità della motivazione e per la violazione del principio di contraddittorio". L'azienda Celox è un grossista di pere e non un fornitore, sottolinea la catena, che ha annunciato l'intenzione di ricorrere al Tar: "Coop Italia proporrà urgente ricorso al giudice competente, riservandosi ogni azione nelle diverse sedi a tutela dei suoi legittimi comportamenti, ma anche e soprattutto a tutela dei valori che da sempre ispirano la sua azione. Riteniamo infatti che non siano state valutate adeguatamente le argomentazioni presentate da Coop Italia a dimostrazione del suo operato basato sulla trasparenza e correttezza di tutti i rapporti commerciali".

Secondo Coop "il provvedimento lede i principi della libera concorrenza e può generare contraccolpi negativi proprio nei confronti di quei piccoli e medi produttori che vorrebbe tutelare e che per quanto riguarda Coop sono da sempre suoi alleati. Partendo dal singolo caso analizzato – evidenzia Coop – si afferma che di per sé le dimensioni di impresa determinano uno squilibrio contrattuale e di conseguenza vengono considerati ingiustificatamente gravosi sconti che sono invece frutto di una libera negoziazione a cui un fornitore può decidere liberamente di aderire o no". L'Antitrust, così facendo, ha colpito "la politica di acquisto di quella grande distribuzione attenta alla valorizzazione del territorio, dei prodotti locali, dei produttori piccoli e medi" conclude la catena.

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