A Palagiano è tornata la sagra del Mandarino

A Palagiano è tornata la sagra del Mandarino
Dopo due anni di pausa, a Palagiano è tornata la Sagra del Mandarino. Un'edizione quasi sperimentale, quella che si è tenuta sabato e domenica scorsi, organizzata in parsimonia, con un nuovo logo e con la voglia, da parte della Pro Loco, di riportare in auge, sia pure a piccoli passi, un evento in grado di riaccendere i riflettori sulla clementina, fiore all'occhiello della Conca d'Oro. A dare inizio alla sagra, sabato mattina, è stato il convegno "Agrumicoltura ionica e il suo futuro".

Per l'Amministrazione Comunale, che ha sostenuto l'iniziativa, sono intervenuti il sindaco Antonio Tarasco e l'assessore all'agricoltura Vincenzo Nardelli. Competitività senza rinunciare alla qualità, innovazione senza venire meno alla cooperazione: questa la rotta tracciata per vendere il prodotto clementina nel consumo del fresco, più che nell'industria di trasformazione. Perché è il più remunerativo e perché, assorbendo il 55% del prodotto, consente di fare reddito.

I principali competitor nella produzione di agrumi sono Spagna ed Egitto. Come superficie utilizzata nella coltivazione di agrumi, l'Italia è solo al 4° posto e scende al 5° per la produzione. Il paradosso è che l'Italia importa agrumi da stati che non ne producono; quasi il 4% di prodotto, infatti, arriva dai Paesi Bassi. Uno sguardo anche alle diverse varietà di agrumi, dalle precoci alle tardive, dalle ibride a quelle irradiate, sino all'ultima trovata, la M7.

Gianluca Buemi, presidente dell'Ordine degli Agronomi della Provincia di Taranto, ha spiegato quanto importante sia la figura dell'agronomo, "vero progettista del cibo, che accompagna il produttore dalla pianta alla tavola". L'agronomo Domenico D'Auria ha parlato invece di agricoltura biologica. 

Fonte: Antenna Sud