Dalla distribuzione

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Gotto: prezzi bassi per orticole e agrumi, il caldo anomalo affossa la domanda

Non è un inizio 2016 facile quello registrato nelle ultime sedute dagli operatori del mercato ortofrutticolo di Torino. Italiafruit News ha intervistato l'agronomo Daniele Gotto che spiega le difficoltà riscontrate alla riapertura delle contrattazioni: "Le temperature anomale di questi giorni non aiutano né la produzione né i consumi", esordisce Gotto. "Assistiamo, infatti, ad un incremento dell'offerta per gran parte degli articoli che vengono scambiati nel periodo. Soprattutto dalle aree produttive del Sud Italia arrivano quantitativi di carciofi, fragole e agrumi superiori alle scorse campagne. Considerando che normalmente nei primi mesi dell'anno i prezzi sono abbastanza sostenuti, l'incremento dell'offerta di questi giorni sta determinando una discesa vertiginosa dei prezzi".

"Per fare un esempio -continua Gotto- il pomodoro a Grappolo siciliano ieri è stato venduto ad un massimo di un euro al chilo che è un prezzo tipico dei mesi di settembre ed ottobre ma non di gennaio. L'andamento climatico sta penalizzando soprattutto le orticole. Broccoli, cavoli e carciofi sono tra le referenze più colpite perché da un lato le alte temperature concentrano le produzioni e dall'altro non stimolano il consumatore ad acquistare articoli di questo tipo. Per i carciofi, infatti, nonostante i prezzi oscillino tra gli 0,15 e i 0,30 euro al chilo, il mercato risulta fermo".

"Per quanto riguarda la frutta - prosegue Gotto - la situazione è leggermente migliore. Sono infatti stabili i volumi commercializzati e i prezzi di mele e pere. Il kiwi locale è venduto tra 0,90 e 1,20 al chilo mentre Zespri viaggia oltre i 2,20 euro al chilo".

Appare infine complessa anche la situazione degli agrumi. "Il Tarocco premium è quotato tra gli 0,40 e 1,20 euro al chilo mentre i mandarini non superano l'euro al chilo. Tra le clementine il calibro 2 è quello più venduto con prezzi che si attestano sugli 0,75 euro al chilo."

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