Cala la pressione promozionale in Gdo

Dal 2010 al 2014 era cresciuta soprattutto in iper e discount. Pugliese: più innovazione e qualità

Cala la pressione promozionale in Gdo
La grande distribuzione torna a inanellare segni “più” e la pressione promozionale in questo 2015 inizia a calare: è quanto emerso nella convention annuale tra i rappresentanti dell’industria e quelli della distribuzione moderna di metà ottobre dove è stato sottolineato come l’obiettivo sia farla scendere a livelli fisiologici intorno al 20%, anche per aiutare il prodotto a marchio del distributore la cui diffusione resta sensibilmente inferiore a quella dei principali Paesi europei.  
  
Un primo segnale positivo dunque, dopo che, tra il 2010 e il 2014, la pressione promozionale aveva continuato a crescere: secondo le rilevazioni Iri riprese da www.retailwatch.it dal 2010 al 2014 si è assistito un forte incremento soprattutto negli ipermercati  (dal 29,1 al 35,3% nei cinque anni considerati) e nei discount (dal 2,5% al 9,6%). Progresso significativo anche in supermercati (da 23,8 a 28,9%), negozi di prossimità (da 14,4 a 19,6%) e drugstore (da 18,2% a 25,5%). Uno studio Nielsen rivela che, nel periodo considerato, erano circa 8 milioni gli italiani a non badare alle promozioni; frequentatori, soprattutto, di supermercati e acquirenti di prodotti benessere.

Per Francesco Pugliese, leader dell’Associazione distribuzione moderna e di Conad, sono tre i punti salienti per crescere: innovazione, qualità, ascolto.  "La Gdo - scrive in un messaggio sui social - può vincere solo così, non continuando a spingere sulle promozioni”.

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