Drupacee, l'aromia bungii fa paura

L'insetto di origine asiatica sta velocemente propagandosi in Campania

Drupacee, l'aromia bungii fa paura
Si chiama Aromia Bungii ed è conosciuto come coleottero Cerambicide dal collo rosso. Un insetto di origine asiatica (Cina e Corea) segnalato per la prima volta in Baviera nel 2011 e in Campania già dal 2012. Gli attacchi sono registrati prevalentemente su ciliegio, susino, albicocco e pesco in aree che al momento risultano limitate al napoletano. Tuttavia tra gli esperti c’è il timore che l’insetto possa diffondersi in altre zone produttive campane e d’Italia.

I danni sono concentrati alla base dei fusti e delle branche e sono causati dagli stadi larvali che scavano gallerie sia nel floema che nello xilema. Le piante colpite evidenziano una crescita stentata, un ingiallimento precoce delle foglie, un calo della produzione e nei casi più gravi si arriva al disseccamento. Inoltre, vi è la formazione di segatura a margine e all’esterno delle gallerie.

In Campania, la situazione di allerta è massima e il piano d’azione regionale per la lotta al cerambicide è stato aggiornato. Sul sito del Servizio Fitosanitario Regionale campano è specificato come il monitoraggio con le apposite trappole vada eseguito da giugno a settembre e come questo sia fondamentale per individuare e successivamente estirpare le piante infette. Grande attenzione deve essere posta nell’eliminazione con trattamenti termici di ogni residuo della pianta colpita, perché l’insetto riesce a completare il ciclo anche sui resti delle piante abbattute. Gli estirpi di Prunus, anche ornamentali, stanno continuando e i dati ufficiali parlano a ottobre 2014 di oltre 1.500 piante abbattute in 64 siti risultati positivi. Il dato preoccupante è che in febbraio 2014 i siti infetti erano 59 con meno di 1.000 piante colpite. L’insetto, dunque, è in grado di diffondersi nel territorio campano e per questo è necessario continuare con i monitoraggi e con gli estripi delle piante infette.

La lotta chimica ad oggi non ha soluzioni specifiche ma prevede l’impiego dei tradizionali prodotti registrati contro i coleotteri, su tutti quelli a base di deltametrina e di thiacloprid, con trattaemnti da effettuarsi indicativamente a metà e fine giugno e a metà luglio.

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