Insalatamente: i segreti di un blog e di una comunicazione di successo

Intervista alla fondatrice e curatrice Jeanne Perego: settore dalle grandi opportunità inespresse

Insalatamente: i segreti di un blog e di una comunicazione di successo
Recentemente contattata dal Corriere della Sera per avere la sua opinione sul discusso articolo dell'insalata ipercalorica del Washington Post, Jeanne Perego, giornalista, consulente di comunicazione di lunga esperienza, autrice di due libri specifici sul tema insalate, è l'"Alice nel Paese delle Insalate", autrice del blog InsalataMente, da lei creato e curato.

Per scoprire l'ecosistema del food blogging in ottica ortofrutticola, cerchiamo di analizzare il successo e le dinamiche del blog InsalataMente che vanta oltre 20.000 like su Facebook, 4.600 follower su Twitter, un migliaio di follower su Instagram e circa 100 messaggi ricevuti al giorno, tutto grazie alla passione della sua ideatrice.

Jeanne, ci può descrivere quando, come e perché è nato il blog InsalataMente?
Il giorno lo ricordo bene, era il 13 gennaio 2011, quando in un periodo della mia vita molto difficile dovuto ai problemi di salute di mia madre per cercare di dare qualche momento di sollievo alla mente occupata da pensieri angosciosi, decisi di intraprendere un'esperienza nuova, quella di aprire un blog. Un blog che mi "obbligasse" a un impegno quotidiano.
Il tema? L'insalata, perché mi piace come piatto incredibilmente variegato e perché amo colori, forme e gusti della frutta e della verdura con passione, quasi ossessione, condizione fondamentale per chi vuole lanciarsi in questo tipo di a impresa. Così mi sono "sfidata" a preparare un'insalata al giorno e a fotografarla. Ho vinto la sfida con me stessa e pian piano io e il blog siamo cresciuti assieme. Ho cominciato a interessarmi di social media e di fotografia, ho approfondito le tecniche del foodblogging a livello internazionale, senza mai mettere da parte il mio imprinting giornalistico.
Ora l'obiettivo è quello di far diventare InsalataMente una rivista online consumer per il "popolo dell'insalata", che utilizzi tutti i canali che la rete mette a disposizione. Un mezzo di comunicazione per il mondo ortofrutticolo e alimentare di pertinenza (ma non solo, c'è spazio anche per il design, i viaggi, i personaggi...) che sia sempre attuale e fresco. Niente di ingabbiato, perché l'informazione oggi è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per conquistare e interagire con il proprio pubblico. Per inciso, ho registrato a livello internazionale il marchio InsalataMente perchè sono convinta che sia un marchio che comunica al meglio la mission del blog e potrebbe funzionare anche all'estero.

insalata uva
Insalata con uva rosata e bianca

Nato quasi per caso, oggi InsalataMente occupa circa il 70-80% del mio tempo, è diventata una professione, amo dire un'ossessione, che mi ha permesso di aprirmi verso orizzonti nuovi, obbligandomi a essere sempre aggiornata su tutte le tecniche della comunicazione.

L'approccio all'ecosistema dei food blogger non è cosa scontata. Può gentilmente fornire qualche consiglio e sottolineare magari alcune pratiche da evitare alle aziende produttrici di ortofrutta che volessero entrare in contatto con questo mondo?
Per prima cosa: devono fare. Fare,fare,fare. Non stare con le mani in mano. Il mondo consumer è aperto a ricevere informazioni, ma va opportunamente stimolato. Ma questo è un settore ancora troppo ingessato e quasi sempre legato a vecchi schemi di comunicazione. Ricevo ancora pochissimi contatti da parte del settore ortofrutticolo, per giunta non tutti appropriati ad una blogger dei giorni nostri: c'è chi si limita ad inviare comunicati stampa che sembrano scritti negli anni '70-80, senza emozione, senza personalizzazione, con temi di scarso interesse consumer e che non fanno trasparire quella passione/ossessione di cui questo mondo ha bisogno. Un altro consiglio è quello di non mettersi nelle mani di agenzia di comunicazione senza aver cognizione di quello che si sta facendo. La pena? Diventare il cliente di serie Z cui si dà qualche contentino giusto per non sentirlo lamentarsi.
Come ultimo consiglio (last but not least!) bisogna affidare l'attività interna di comunicazione a qualcuno che abbia una passione sfegatata per i prodotti o servizi che si vogliono andare a proporre e che abbia una consolidata conoscenza delle tecniche di comunicazione. Non persone a caso (non il nipote smanettone, per intenderci, o la cugina che non si sa dove piazzare in azienda). 

Mentre le cose da non fare assolutamente?
Pensare che le blogger professioniste siano "comprabili" con una cena o una cassetta di prodotti. A me di ricevere due pacchetti di riso in omaggio non frega proprio nulla, scusate il termine. La mia posizione per quanto riguarda le collaborazioni con le aziende è descritta chiaramente nella sezione "Su di me" del mio blog.
L'integrità dei miei post non è acquistabile, se qualcosa mi piace, bene, altrimenti dico onestamente cosa ne penso oppure non ne scrivo del tutto. Penso che sia una forma di onestà di cui possiamo beneficiare tutti.

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Quindi cosa bisogna fare per entrare in contatto con InsalataMente in modo positivo?
Più che positivo direi utile. Mi piace raccontare ai miei lettori che cosa c'è dietro ad un prodotto o un servizio e questo può avvenire solamente pensando di lavorare assieme, certamente non pensando di comprarmi con due prodotti omaggio! Credo solo in progetti strutturati da valutare e far crescere assieme. Questa è l'unica via.

Una esperienza positiva con il settore ortofrutticolo sicuramente l'avrà avuta...
Certo. La partecipazione con Macfrut Fruit&Veg Fantasy Show a Rimini Wellness assieme a OrtoRomi, Dole, Jingold, Nucis, Solarelli, Cuore Dolce e DimmidiSì mi è piaciuta molto. È stata ben orchestrata e ben condotta. Oltre al successo del momento, tramite il blog anche la rete ha reagito molto positivamente all'evento e all'idea delle insalate improntate al concetto di Wellness preparate per l'occasione. Ogni volta che ne ripropongo una sulla pagina Facebook è un successo di clic al blog!

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Natural Beauty: detox, realizzato con DimmidiSi-Blu Oltremare e Jingold

L'ecosistema dei blogger specializzati su frutta e verdura è quasi esclusivamente circoscritto al suo sito e a pochi altri. Secondo lei cosa dovrebbe fare il sistema ortofrutta per incentivare e alimentare questo mondo?
Innanzitutto dovrebbe cominciare a considerare questo ecosistema in maniera integrante alla propria filiera informativa, con collaborazioni intense. Incoraggiare chi si propone professionalmente. Per quanto mi riguarda ritengo che il mondo dell'ortofrutta abbia enormi possibilità di comunicazione in quanto l'attenzione verso questo tipo di prodotti è crescente. Io sono disposta a lavorare in sinergia, e a condividere il tenere il polso della situazione.

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