Pomodoro da industria, Anicav: urge cabina di regia

Pomodoro da industria, Anicav: urge cabina di regia
indispensabile istituire una cabina di regia che definisca le linee di politica nazionale per rendere più efficiente la filiera, com'è stato fatto per la pasta, visto il ruolo strategico che il comparto pomodoricolo riveste nel Sistema Italia".

Questa la richiesta espressa dal presidente di Anicav, Antonio Ferraioli, al ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, in una lettera che fa seguito all'incontro istituzionale dello scorso 17 marzo, in cui si era immaginato di istituire un tavolo tecnico specifico sul Pomodoro da Industria, sul modello della Cabina di Regia sulla Pasta promossa dallo stesso Ministero.

Secondo l'Anicav – Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, "c'è bisogno di interventi organici, per questo riteniamo necessario l'avvio di politiche industriali a sostegno della filiera, da troppo tempo assenti, per far fronte ai problemi strutturali del comparto".

"Accanto all'azione meritevole messa in atto dai due Distretti Produttivi (OI Pomodoro da Industria del Nord e Polo Distrettuale del Pomodoro da Industria del Centro Sud) è necessaria una regia nazionale che dia univocità all'azione programmatica –ha dichiarato Ferraioli – poiché i singoli soggetti della filiera non possono muoversi autonomamente, soprattutto in un momento in cui è forte il coinvolgimento del settore sul versante etico e di tutela dei lavoratori".

Antonio Ferraioli ha ribadito poi l'impegno di Anicav contro il lavoro irregolare e il caporalato. "Oltre alla sottoscrizione, insieme all'AIIPA e alle OOSS nazionali di categoria, del Protocollo per la promozione della responsabilità sociale e territoriale nella filiera del conserviero-pomodoro, abbiamo chiesto un concreto e fattivo impegno della Rete del lavoro agricolo di qualità  ̶  operativa da oggi  ̶  che potrebbe rappresentare un primo importante strumento per combattere il lavoro illegale".

L'Anicav ha inviato anche una lettera al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, con la quale ha chiesto alla Regione di voler assumere il ruolo di capofila delle Regioni del Distretto del pomodoro da industria del Centro Sud, nella promozione di politiche specifiche a sostegno del settore, che abbiano come obiettivo la difesa e il rilancio dell'intera filiera in termini di riqualificazione e modernizzazione, per incoraggiare una nuova e moderna cultura d'impresa.

"La Campania –ha ricordato il direttore di Anicav Giovanni De Angelis- costituisce il maggiore bacino di produzione di pomodoro trasformato, sia per numero di aziende di trasformazione che per fatturato – pari a circa 1,5 miliardi di euro, su un fatturato nazionale di 3 miliardi –  ed è da sempre leader nei derivati del pomodoro destinati al retail, primo fra tutti il pomodoro pelato, che rappresenta una produzione di pregio delle nostre aziende".

Fonte: Ansa