Crisi del pomodoro da industria, petizione online

Raggiunte le 30mila firme. Savino (VaZapp): vogliamo incontrare Martina. Che risponde su Twitter

Crisi del pomodoro da industria, petizione online
Attirare l'attenzione dell'opinione pubblica e politica sulla grave situazione del pomodoro da industria. È questo l'obiettivo della petizione lanciata sul sito Change.org da VaZapp, "rural hub", o più semplicemente comunità di giovani agricoltori, che dalla provincia di Foggia sta cercando di mandare un segnale importante all'intera industria agroalimentare italiana. Italiafruit News ha contattato Giuseppe Savino (nella foto in apertura), fondatore di VaZapp ed ideatore della petizione, per approfondire la questione.

"Quello a cui stiamo assistendo in questa campagna del pomodoro da industria è molto grave", afferma Savino, che fa riferimento a ciò che è accaduto nelle scorse settimane. Nonostante si profilasse un calo della produzione per il 2015, l'aumento delle superfici piantate ma soprattutto il clima costantemente caldo hanno fatto si che i calendari di maturazione delle varie produzioni si accavallassero, portando l'offerta a superare di molto la capacità di lavorazione delle aziende di trasformazione. Il prezzo, di conseguenza, è sceso, toccando quotazioni ben inferiore alla soglia di sostenibilità economica per i produttori (clicca qui per approfondire).



"Le promesse fatte a febbraio dall'industria sono state disattese: si parlava di 0,10 €/kg, invece ora il prezzo va dai 0,05 agli 0,08 €/kg. Questo significa che i produttori ci rimettono, mentre l'industria sembra non soffrire. E quando i produttori sono costretti a tirare la cinghia, ovvero contenere i costi, le conseguenze sono purtroppo note: il pericolo caporalato è dietro l'angolo. Una sorta di meccanismo a catena, che spesso avviene all'insaputa dell'agricoltore stesso, che ingenuamente si affida a chi gli promette manodopera a basso costo", sostiene Savino.

"Ora, vogliamo portare all'attenzione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, le problematiche della filiera del pomodoro da industria, che, personalmente, credo necessiti una profonda ristrutturazione". Per farlo, VaZapp ha deciso di sfruttare le leve della comunicazione virale e del passaparola, lanciando sul sito Change.org una petizione che al momento ha già raggiunto le 30mila firme. "Il feedback mediatico è stato ottimo da tutta Italia, sintomo che non si tratta solo di un problema locale, legato alla provincia di Foggia, vero epicentro della produzione di pomodori lunghi da industria". Nelle scorse ore, inoltre, l'iniziativa ha raggiunto anche il Ministro Martina, che si è detto aperto al confronto tramite il suo profilo Twitter.

"Quello che chiediamo al Ministro è intavolare una discussione per affrontare il problema insieme, sia da un punto di vista territoriale che di attori di filiera. È ora che i produttori in primis facciano la loro parte, unendo le forze e facendo qualcosa che prima d'ora non è ancora accaduto. Cosa accadrebbe se per l'anno prossimo nessuno decidesse di seminare? L'industria reggerebbe comunque l'impatto?", è la provocazione lanciata da Savino. Che conclude: "Da un punto di vista tecnico, bisogna sedersi al tavolo delle trattative con industrie di trasformazione e grande distribuzione e cercare di stabilire un prezzo che garantisca la sostenibilità economica ai produttori, come potrebbe essere una quotazione intorno ai 0,12 €/kg".

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